Novi, acqua potabile dalle autobotti

In alcune città d’Italia si rifornisce la popolazione con acqua potabile. Perché nel viterbese ciò non accade. I cittadini della provincia di viterbo non reclamano non ritengono necessario richiedere il rispetto dei diritti o le autorità fanno orecchie da mercante? Mettendo la testa sotto la sabbia non si risolvono i problemi anzi prima o poi scoppiano e i nodi vengono sempre al pettine. Raimondo Chiricozzi

da ilsecoloXIX

Rifornimenti d’acqua potabile da un’autobotte (Ferretti)

 

Rifornimenti d’acqua potabile da un’autobotte (Ferretti)

Novi Ligure – L’acqua a Novi non è ancora potabile, si può utilizzare solo per scopi igienici. La situazione è, comunque, in miglioramento. I valori di torbidità, lunedì pomeriggio, alle 18, erano di 30 Ntu, ieri mattina, alle 10, si sono abbassati a 6 Ntu.

Al momento, i cittadini possono rifornirsi di acqua potabile solo dalle cisterne che sono state posizionate in piazza Pascoli, zona G3, quartiere Lodolino e piazza Sant’ Andrea. L’amministrazione comunale ha deciso di posizionarne altre due: una in zona stadio comunale e l’altra alla frazione Merella. Sono anche disponibili i sacchetti presso il Comando di polizia municipale.

«La forte torbidità – dice il sindaco Rocchino Muliere- è dovuta alla piena del torrente Scrivia che ha aumentato la presenza di fango andando a compromettere il lavoro svolto dai filtri dei pozzi».

Lunedì pomeriggio in alcuni quartieri, specialmente negli appartamenti ai piani alti, si sono verificati abbassamenti di pressione: «Questo perché – spiega l’ingegner Vittorio Risso, direttore di Gestione Acqua spa, la società che si occupa dell’erogazione del servizionel novese – abbiamo abbassato la quantità d’acqua nei tubi per evitare che fosse torbida, questo piccolo “escamotage” però non è stato sufficiente, e così abbiamo avvertito del problema il sindaco che ha emesso l’ordinanza di divieto di uso dell’acqua per scopi alimentari».

Aggiunge Risso: «Ci siamo trovati di fronte ad una situazione alquanto anomala. In solamente un’ora e mezza il torrente Scrivia si è alzato di tre metri e mezzo, portando con sé ovviamente molto fango. Purtroppo quando piove tanto in Liguria noi, essendo a valle, ci troviamo in difficoltà anche se nel nostro territorio è piovuto poco o nulla». La soluzione per arginare questo problema che ormai si ripete assai di frequente, è quello di ampliare l’alveo dello Scrivia.

Alveo «che nel corso degli anni, proprio in prossimità dei pozzi si è molto ristretto – sottolinea Risso – Tale intervento, però, non dipende da noi ma da più enti preposti alla salvaguardia e al controllo dei corsi d’acqua. Bisogna, però, iniziare a parlane fra i vari soggetti». Gestione Acqua spa è intervenuta negli anni scorsi sui filtri, «potenziandoli e aumentandone il numero- continua Risso- ma è difficile fare previsioni sulle piene, sulla loro frequenza e sulla quantità di acqua e fango trasportata dalla corrente».

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