Trasporti: plenaria, rivedere obiettivi Libro bianco 2011

Treno - foto di incooldj

Potenziare la capacità dei nostri scali aeroportuali. Migliorare le infrastrutture per il rifornimento da carburanti alternativi. E investire sulle ferrovie, aprendo finalmente il relativo mercato. Sono i tre punti chiave della risoluzione delParlamento europeo presentata nel corso dell’ultima Plenaria: l’assemblea ha discusso l’aggiornamento del Libro bianco dei trasporti, a cinque anni dal suo varo, ponendo alla Commissione una serie di richieste.

Gli obiettivi del Libro bianco

Tutto prende le mosse dal Libro bianco sui trasporti del 2011. In quella sede la Commissione europea ha presentato “un’ambiziosa strategia futura per un sistema dei trasporti competitivo, allo scopo di accrescere la mobilità, di abbattere le principali barriere nei settori chiave e di promuovere la crescita e l’occupazione”. La rilettura dei moltissimi obiettivi fissati da quel documento (40 iniziative e 131 punti di azione), però, dimostra che rimangono da compiere ancora parecchi sforzi.

Aeroporti, potenziare la capacità

Il Parlamento, nella sua risoluzione, ne individua alcuni. A partire dal settore più delicato, quello del trasporto aereo. Nei prossimi anni è previsto un forte incremento del traffico. Per questo l’Europa dovrà agire aumentando i suoi collegamenti con il resto del mondo, potenziando la sua capacità di far transitare passeggeri dai suoi scali e ampliando la gamma di servizi forniti a imprese esterne all’Ue. Senza dimenticare altri temi cruciali, come la concorrenza sleale delle compagnie degli Stati del Golfo e della Turchia o l’eliminazione delle barriere relative al mercato interno.

Strade, decisivi i carburanti

Sul fronte del trasporto su strada, invece, la partita decisiva è quella dei carburanti. Bisogna, quindi, agire sul fronte delle norme nazionali, creando incentivi per l’uso di veicoli elettrici e di combustibili alternativi (elettricità, idrogeno, gas naturale, Gnl e Gpl, combustibili sintetici e paraffinici e biocombustibili sostenibili). Non è necessario agire soltanto dal lato delle vetture, ma anche da quello delle infrastrutture di ricarica e rifornimento. Accanto a questo, bisognerà introdurre l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio e riesaminare tutte le modalità di tariffazione stradale, per evitare discriminazioni basate sulla residenza.

Capitolo ferrovie

Il terzo capitolo cruciale riguarda le ferrovie. Ed è proprio su questo che sono necessari più passi in avanti. Il Parlamento sollecita il completamento dello spazio europeo ferroviario unico “attraverso la rapida adozione del quarto pacchetto ferroviario, garantendo un’apertura bilanciata del mercato nazionale del trasporto ferroviario di passeggeri, l’indipendenza dei gestori dell’infrastruttura, procedure di gara per l’aggiudicazione di contratti di servizio pubblico, il massimo livello di sicurezza e interoperabilità”. Si tratta di una partita delicatissima che coinvolge, in Italia, la separazione di Rfi, gestore della rete, da Trenitalia, che gestisce il servizio.

Investimenti per eliminare le falle della rete

Uno sforzo che dovrà essere accompagnato da investimenti. La risoluzione, infatti, chiede finanziamenti a lungo termine “solidi, sufficienti, trasparenti e prevedibili, dotati di norme e procedure semplificate per l’accesso ai fondi dell’Ue”, con l’obiettivo di migliorare la capacità e la qualità dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e transfrontaliera. Bisogna, cioè, tappare le molte falle presenti nel sistema europeo, che creano colli di bottiglia sia per il traffico dei passeggeri che per quello delle merci, soprattutto in prossimità dei confini.

Link
Parlamento: trasporti, tagli a sicurezza nel bilancio 2016
Trasporti: consultazione Ue su servizi mobilita’ multimodale
Il testo della risoluzione

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