Una petizione per vietare i pesticidi: nel Salento una iniziativa da prendere come esempio.

“No alla chimica in agricoltura. Vietiamo i pesticidi nel Salento”

http://m.lecceprima.it/green/la-rivoluzione-contro-i-pesticidi-inizia-dal-capo-di-leuca-con-una-petizione.html

La rivoluzione contro i pesticidi inizia dal Capo di Leuca. Con una petizione

Consegnate al presidente Vendola oltre 2mila firme raccolte contro l’abuso di prodotti fitosanitari in agricoltura. L’iniziativa è dell’associazione “Casa delle agricolture Tullia e Gino” di Castiglione d’Otranto. Che mira verso il ministero. “Poco noti i rischi e forte l’abuso soprattutto nel Salento”

http://www.lecceprima.it/green/la-rivoluzione-contro-i-pesticidi-inizia-dal-capo-di-leuca-con-una-petizione.html
http://www.corrieresalentino.it/2014/12/consegnata-la-prima-petizione-italiana-contro-i-pesticidi-in-agricoltura-vendola-meno-chimica-e-piu-biologico/

 

Gli abitanti di Malles Venosta, comune alpino di 5.000 abitanti al confine con Austria e Svizzera, hanno scelto di vietare l’uso dei pesticidi sul loro territorio. Dal Salento arriva un esempio di iniziativa dei cittadini per impegnare le amministrazioni a recepire le informazioni scientifiche che evidenziano come l’uso dei pesticidi, diserbanti, insetticidi, pesticidi, topicidi sia pericoloso per la salute di tutti i viventi, e quindi a comportarsi di conseguenza: vietandone la circolazione, la libera vendita, l’uso incontrollato.

Quanto dovremo ancora aspettare perché l’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, si faccia avanti per indicare ai Sindaci come comportarsi di fronte agli allarmi che il mondo scientifico fornisce al mondo dell’informazione e agli amministratori pubblici, responsabili anche di ambiente e salute pubblica?

Quando i cittadini si muovono con decisione le amministrazioni non possono che procedere nella direzione indicata. In molti Comuni è prevista la possibilità di porre istanze, di proporre e imporre con l’iniziativa popolare le scelte dettate da logiche della salute di tutti e non dal profitto dei pochi. Prendiamo esempio.

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