CONDUTTURE DELL’ACQUA IN AMIANTO E CEMENTO: L’ISDE CHIEDE A TALETE LA RIMOZIONE

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18/02/2012 : 14:55

(NewTuscia) – VITERBO – L’Associazione italiana medici per l’ambiente Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) di Viterbo, come già reso noto, il 27 ottobre 2011, ha inviato una lettera alla Talete spa e al sindaco di Viterbo, per richiedere la rimozione delle condutture in cemento-amianto presenti nella zona di Respoglio-Settecannelle e nella zona di Grotte S. Stefano  di Viterbo e  la rimozione anche di quelle presenti eventualmente nelle reti acquedottistiche dei comuni della Provincia di Viterbo gestiti dalla Talete spa per il servizio idrico.

L’amianto  infatti è un elemento classificato come cancerogeno dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc), responsabile anche di un particolare tumore del polmone denominato mesotelioma, mentre l’esposizione cronica a queste fibre, anche per via orale, attraverso acque contaminate,  può correlare con  la comparsa di gravi patologie quali: il carcinoma dello stomaco, del colon e della faringe (monografia n.100 parte C- Iarc).

Le acque del territorio viterbese presentano criticità sanitarie importanti derivanti dalla presenza in esse di elevati valori di arsenico, sostanza tossica e cancerogena di classe 1, sempre secondo l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc), e in molti Comuni si riscontrano nelle acque anche altre sostanze che possono avere effetti tossici e cancerogeni come il fluoro, il selenio e il vanadio e la microcistina prodotta dal cianobatterio Plankthotrix rubescens presente nel lago di Vico.

Il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia, allÂ’art.4 afferma: Â“Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite.

E’ pertanto necessario che si mettano in atto tutte le azioni e gli interventi per assicurare subito acque pulite e salubri ai cittadini: attraverso l’installazione di dearsenificatori, idonei potabilizzatori,  eventuale escavazione di nuovi pozzi, temporaneo approvvigionamento alternativo con autobotti e la rimozione dei tratti di condutture in cemento-amianto.

L’Isde di Viterbo torna anche a proporre, con la possibile collaborazione del  laboratorio di Igiene Industriale Centro Regionale Amianto della Asl di  Viterbo,  l’avvio urgente di uno studio per la ricerca di fibre di amianto nelle acque potabili del comune di Viterbo e di tutti i comuni della Provincia.

Associazione italiana medici per l’ambiente Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia)

 

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