Giornata della Memoria a Civita Castellana con Scolamiero, Moscati e Angelelli

da civitanews

Alti momenti di riflessione si sono avuti durante la celebrazione della Giornata della Memoria a Civita Castellana presso l’aula magna di via Petrarca. Insieme agli studenti delle scuole superiori della città erano presenti il sindaco, Gianluca Angelelli, l’assessore all’Istruzione, Giancarlo Contessa, il presidente della commissione, Luigi Cimarra, il prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, e il rabbino della comunità ebraica di Roma, Cesare Moscati.

Durante l’incontro sono stati premiati i 25 studenti vincitori del concorso indetto dall’Amministrazione comunale di Civita “I giovani incontrano lo shoah”. Gli studenti saranno portati a spese dell’Amministrazione ad Auschwitz, in visita al campo di concentramento.

“Ringrazio fortemente il rabbino Cesare Moscati, che ci onora della sua presenza oggi, e il prefetto, Antonella Scolamiero, nostra graditissima ospite – ha dichiarato il sindaco Angelelli durante l’incontro – ma soprattutto desidero ringraziare gli studenti che hanno partecipato al concorso con opere di altissimo livello. Il viaggio che state per fare è un’esperienza che vi accompagnerà per tutta la vita. Auschwitz non è solo il luogo della memoria, ma è un luogo della coscienza. Un posto in cui l’uomo ha ucciso l’uomo, che rappresenta non solo lo shoah degli ebrei, ma quello di tutte le persone e i “diversi” che vengono ancora oggi perseguitati e uccisi”.

Durante la premiazione sono stati mostrati gli elaborati e prodotti dai ragazzi che hano vinto il concorso: disegni, poesie, racconti, cortometraggi e fotografie, isipirati al tema delle leggi razziali e dell’infanzia. Al termine della celebrazione al Rabbino Cesare Moscati sono state stata donate una foto e una poesia, tra quelle vincitrici del concorso.
“ Vi ringrazio – ha detto Moscati nel salutare – tutto ciò che viene dal cuore arriva dritto al cuore delle persone. Mi auguro che la Giornata della Memoria non sia celebrata soltanto oggi ma trecentosessantacinque volte l’anno e che vi ispiri a rispettare la vita dell’altro e non prevaricarlo”

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