- da lacitta.eu 13 Marzo 2016 01:37
Viterbo EVENTI Un viaggio affascinante nel mondo e nei disegni di Le Corbusier in compagnia di una studiosa di prim’ordine
Ad essere proiettate, le immagini inedite custodite negli archivi della Fondation Le Corbusier di Parigi.
Grazie a una narrazione avvincente e competente al tempo stesso, l’architetto Marida Talamona ha illustrato con dovizia di particolari i primi viaggi in Italia di Le Corbusier, all’epoca ancora Charles-Edouard Jeanneret. quando era studente in una scuola di arti applicate all’avanguardia e non sapeva ancora se fare il pittore o meno.
Durante la sua permanenza in Italia, il giovane artista ha preso ispirazione dalla composizione dei volumi e degli spazi di molti monumenti italiani, in primis la città di Pisa, Firenze e poi il Palazzo Ducale di Venezia.
Seguendo il percorso che molti giovani intellettuali e architetti dell’epoca svolgevano con il Grand Tour, egli scopriva con le meraviglie italiane disegnando una quantità enorme di appunti visivi, sviluppando riflessioni e temi che lo avrebbero accompagnato durante tutta la sua vita, quali l’attenzione per il paesaggio e per il rapporto tra collettività e individuo.
Anche non realizzando alcun edificio sul suolo italico, Le Corbusier ebbe modo, perlustrando architetture rurali contadine come anche antiche limonaie, di apprezzare e riproporre soluzioni e composizioni architettoniche viste e studiate attentamente nelle sue creazioni più famose, come la Maison de Savoye, la sua villa e residenza privata.
Altri luoghi di forte ispirazione per il giovane Le Corbusier furono senz’altro i Balcani e la Grecia (in particolare le colonne del Partenone, che egli vedeva colorate di rosso) durante il suo viaggio ad est, ma anche Pavia e la Certosa del Galluzzo, in val d’Ema, nei pressi di Firenze, dalla quale apprese soluzioni ed elementi che lo aiutarono a progettare le sue famose abitazioni collettive negli anni 30 e nella fine degli anni 40, per non parlare del Monastero di La Tourette, di Lione.
Un viaggio affascinante nel mondo e nei disegni di Le Corbusier in compagnia di una studiosa di prim’ordine, il Commissario Straordinario Paolo Pelliccia e Mariateresa Aprile sono felici del risultato ottenuto e già stanno lavorando per i prossimi appuntamenti. Tutte le informazioni sul sito della Biblioteca.