Il traffico aereo e i rischi per la salute – Un convegno a Orio al Serio ha esposto le ragioni morali e scientifiche per una rapida quanto drastica riduzione del traffico aereo

Si è svolto venerdì 7 marzo 2015, presso l’auditorium di Orio al Serio (Bergamo), il convegno sul tema: “Il traffico aereo e i rischi per la salute”.

Il convegno, organizzato dal Coordinamento dei comitati aeroportuali per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Bergamo-Orio al  Serio, e in risposta al progetto di ulteriore aumento del numero di voli su questo scalo, ha visto una numerosissima ed attenta partecipazione di cittadini, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni locali: per il  Comune di Bergamo l’assessore all’ambiente Leyla Ciagà, per il Comune di Seriate  il sindaco Cristian Vezzoli, per il Comune di Orio al Serio il sindaco Alessandro Colletta e il vicesindaco Gianluigi Pievani, per il Comune di Azzano San Paolo il sindaco Simona Pergreffi, per il Comune di Grassobbio il sindaco Ermenegildo Epis e per il Comune di Bagnatica l’assessore all’ambiente Valentina Carminati.

I lavori sono stati introdotti dal dottor Mario Carsana per il Coordinamento dei comitati  e il sindaco di Orio al Serio ha rivolto il saluto di benvenuto.

La dottoressa Antonella Litta, rappresentante dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment), ha presentato la relazione sul tema:

Il trasporto aereo inquina l’ambiente e fa male alla salute. Cosa bisogna  ricordare e sapere?

Cosa bisogna fare ?”.

La dottoressa Litta ha iniziato il suo intervento con la citazione della Dichiarazione  universale dei diritti umani, dell’articolo 2 in tema di prevenzione della Legge n. 833 del 23 dicembre 1978 che ha istituito il Servizio sanitario nazionale e degli articoli della Costituzione italiana che tutelano l’ambiente e la salute, soffermandosi in particolare sull’articolo 32 che afferma:  “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” .

Le mancate e parziali attuazioni in Italia delle leggi in materia di protezione e tutela di ambiente e salute e degli articoli della Costituzione da parte delle istituzioni prepostehanno di fatto contribuito a generare la grave situazione sanitaria vissuta dalle popolazioni italiane in termini di aumento delle malattie cardiovascolari, respiratorie, cronico-degenerative e neoplastiche.

Nel corso della sua esposizione la dottoressa Litta ha evidenziato quanto ormai riconosciuto  scientificamente e comprovato in modo incontrovertibile da decenni di studi e ricerche: ovvero che il trasporto aereo provoca inquinamento atmosferico, inquinamento acustico ed elettromagnetico.

La dottoressa Litta ha evidenziato come il trasporto aereo, incrementato dai voli low-cost, per lo più al servizio del cosiddetto “turismo mordi e fuggi”, provochi gravissimi danni al clima (per i gas serra e le polveri generate dai combustibili utilizzati per la propulsione degli aerei, in particolare il kerosene), e come il surriscaldamento climatico e le sue conseguenze (alluvioni, desertificazioni, cicloni sempre più violenti, recrudescenze di particolari malattie infettive, riduzione della disponibilità di acqua potabile, etc.) abbiano ricadute drammatiche sull’intera umanità ed in particolare sulle popolazioni più povere del pianeta, quelle che per la stragrande parte non usufruiscono e non possono usufruire del trasporto aereo ma ne subiscono le nocive conseguenze e che vengono spesso costrette a forzate migrazioni sanitarie.

Le popolazioni che vivono in prossimità di aeroporti pagano pertanto in termini di riduzione della qualità della vita, di malattie e cause di morte correlate anche a questa particolare forma d’inquinamento il prezzo più alto di scelte che hanno spesso messo al primo posto solo il profitto di pochi invece che la salute dei cittadini e in particolare quella dei bambini.

Negli studi italiani ed internazionali  più recenti, presentati durante la relazione,  sono stati rilevati  molti degli effetti sanitari già noti e generati dal trasporto aereo, ovvero: malattie cardiovascolari, respiratorie, neoplastiche, disturbi della sfera neuro-comportamentale, disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione nei bambini, e una netta riduzione della qualità della vita per compromissione del riposo notturno a causa delle operazioni aeroportuali svolte anche durante la notte.

La rappresentante dell’Associazione  italiana medici per l’ambiente – Isde  ha  concluso il suo intervento ricordando l’esperienza del comitato Coipiediperterra che a Viterbo si è battuto con  successo contro la realizzazione del mega-aeroporto e con l’appello alle istituzioni affinché subito siano drasticamente ridotti i voli sull’aeroporto di Orio al Serio, fino a prospettarne la possibile chiusura in considerazione della preoccupante e ormai  lunga esposizione dei residenti a molteplici inquinanti ambientali, di cui  parte consistente generata proprio dalle pregresse ed attuali intense attività aeroportuali e di supporto.

Nelle considerazioni finali della dottoressa Litta la richiesta chè il traffico aereo in Italia come nel mondo sia ridotto e razionalizzato in quanto estremamente inquinante; l’indicazione della necessità, visto l’esorbitante numero degli aeroporti già presenti sul territorio italiano, sia di non consentire la realizzazione di nuovi aeroporti, sia di bloccare i progetti di ampliamento di quelli già esistenti, e tra questi anche quello di incrementare ulteriormente il  numero di movimenti aerei sull’aeroporto di Orio al Serio, già ora quarto scalo italiano per numero di movimenti e passeggeri; infine la richiesta che si predisponga quanto prima un piano della mobilità in Italia che abbia la tutela dell’ambiente e della salute come elementi cardine.

 

Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment) di Viterbo

 

Viterbo, 8 marzo 2015

Per comunicazioni: tel.3383810091, e-mail: isde.viterbo@gmail.com

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