Viterbo – Sui 18 chilometri che mancano fino a Civitavecchia – Lo ha svelato stamani in Camera di commercio il presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti
Completamento della Superstrada Orte – Civitavecchia, imprenditori privati sono pronti a investire nei diciotto chilometri che ancora mancano, da Monte Romano in poi, escludendo il tratto precedente da Cinelli, il cui cantiere prima a o poi aprirà.
A svelare l’interessamento da parte di privati, Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, stamani in camera di commercio, per un incontro con il presidente Domenico Merlani e il cda, durante il quale è stato tra l’altro definito uno spazio di promozione che l’ente camerale gestirà al porto.
“Ci sono privati – dice Monti – interessati all’opera. Chi arriva e investe sul porto, guarda non solo a Roma, ma pure ad altri territori.
E’ un’occasione da sfruttare, coniugando le esigenze del pubblico con quelle dei privati. Senza quest’arteria, i territori resteranno isolati”.
Diciotto chilometri separano la Tuscia dallo sbocco verso il mare.
“Abbiamo realizzato come autorità – ricorda Monti – il progetto preliminare dell’opera. Quello vecchio, da 800 milioni, era molto oneroso”.
Un’iniziativa che veda insieme pubblico e privato potrebbe essere la chiave di volta per un’arteria che rientra a pieno titolo fra le incompiute non solo di Viterbo, ma di tutto il centro Italia.
Resta da capire con i privati che investono, l’eventuale pagamento di un pedaggio. “Qui entriamo in una materia che non mi compete – osserva Monti – potrebbe essere solo sul traffico commerciale, una piccola somma che ritengo il mercato sia pronto per sopportarla”.
Più difficile la riattivazione della ferrovia Capranica – Civitavecchia. “Facendo tutti i lavori in economia – ricorda Monti – servirebbero 450 milioni di euro. La vedo dura così. Io la vorrei, ma non dipende da me”.
La Trasversale ha più possibilità.
“Questa per me è la battaglia della vita – sostiene il presidente dell’Autorità portuale – avere ottenuto il progetto preliminare, mandarlo in gara e dalla regione avere appreso che è fondamentale e sarà inserito nella finanziaria regionale è molto importante”.
Sempre che la burocrazia non metta, come sta accadendo, i bastoni fra le ruote.
“Conosco le difficoltà per il tratto Cinelli Monteromano, i tempi lunghi solo per aprire le buste, certamente la burocrazia non ci ha mai aiutato, ma noi dobbiamo guardare oltre. Sennò non si fa nulla”.