Gianluca Ferrara
Saggista e direttore editoriale di Dissensi Edizioni
Le spese di questo cambiamento climatico saranno pagate da coloro che sono i meno responsabili dell’emissione di CO2 nell’atmosfera. Questa ingiustizia sarebbe dovuta, a mio avviso, essere sottolineata con maggior intensità: è la nostra vorace economia occidentale di stampo neoliberista che genera carestie, guerre e povertà in quei Paesi definiti poveri mentre in realtà sono ricchi di risorse. Non sono poveri ma resi impoveriti proprio per questa brama di appropriarci di minerali come il Coltan (la cui estrazione in Congo ha prodotto una guerra che ha causato circa 5 milioni di vittime) che serve a far funzionare cellulari e pc che vanno cambiati sempre più celermente in virtù dell’obsolescenza programmata.
Uomini, donne e bambini che scappano da guerre e carestie causate dal clima impazzito giungono sulle nostre coste pattugliate da navi militari. A coloro che riescono ad entrare gli spetta, sovente, di affrontare nuove prevaricazioni e anche un nuovo conflitto, questa volta con altre vittime cioè con chi in Occidente è rimasto senza lavoro per via della polarizzazione dei capitali, dello sviluppo della tecnica e dello spostamento della produzione in Paesi ove le multinazionali possono sfruttare la manodopera. Una guerra tra poveri, o meglio una specie di combattimento tra galli ove a lascarci le piume sono solo i contendenti, di certo non gli scommettitori che lucrano. Mi auguro ci sia il tempo per rifletterci e riprenderci subito il futuro.