DISSECCANTI CHIMICI: TOSSICI E PERICOLOSI PER AMBIENTE E SALUTE

Riceviamo e pubblichiamo un importante articolo del Prof. Giuseppe Altieri, contenente l’indicazione di un importante strumento legislativo che invitiamo tutti a leggere per poter tutelare il nostro diritto costituzionale alla salute. In breve, alla luce del Principio di Precauzione, in Italia vige l’obbligo di:
a) ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla diversità;
b) promuovere l’applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici.

by gruppodistudioambientesalute

Vedi d.lgs. 150/2012
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/dlgs_14_08_2012_150.pdf

ARTICOLO PROF. GIUSEPPE ALTIERI

GLI ULIVI DISSECCANO A CAUSA DELL’USO DEI DISSECCANTI CHIMICI, GLIFOSATE (ROUNDUP) E GLUFOSINATE AMMONIO… E NON PER LA XILELLA, CHE E’ UNA CONSEGUENZA…
http://www.olioofficina.it/saperi/olivo/olivi-malati-visti-dal-drone.htm
queste foto dimostrano i disseccamenti degli ulivi lungo le ferrovie, laddove spesso si usano disseccanti chimici che alterano l’equilibrio microbico dei terreni, indebolendo le piante e predisponendole  agli attacchi di patogeni. A ciò si unisce spesso l’abbandono colturale, ovvero la mancanza di trattamenti biologici a base di Rame e le potature annuali, il che provoca attacchi di altri patogeni, cancri rameali e batteriosi comuni, che indeboliscono ulteriormente le piante, sulle quali si insedia la zilella e altre avversità, quali insetti ecc…
Tali disseccanti sono di fatto vietati dal 1 gennaio 2014, con l’entrata in vigore del d. lgs 150/2012 sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, che impone l’obbligo di agricoltura integrata in tutta italia, ovvero dell’obbligo di impiego delle tecniche sostitutive di quelle chimiche (in questo caso le lavorazioni meccaniche o il pirodiserbo)

BISOGNA BANDIRE  L’USO INCIVILE DEI DISSECCANTI TOSSICI E PERICOLOSI PER LA SALUTE DA OGNI AMBITO AGRICOLO ED EXTRAGRICOLO TORNANDO A TAGLIARE L’ERBA  CON PRODUZIONE DI HUMUS

Gli Ulivi vanno curati con le tecniche di coltivazione Biologica e l’Agroecologia applicata, sostenuta con enormi risorse europee nei piani di sviluppo rurale regionali, attraverso i quali potete riconvertire l’olivicoltura del salento al biologico garantendo maggiori redditi agli agricoltori, per il beneficoo ambientale conseguito, ovvero la copertura di tutti i maggiori costi (potature costanti, raccolte adeguate, cure colturali, inerbimenti controllati, ecc) dell’eventuale mancato ricavo per riduzione della produzione (viene riconosciuto un 30% anche se la produzione può essere mantenuta costante con tecniche adeguate) più un 20% per il lavoro burocratico di certificazione biologica, più un 30% er le azioni collettive di più agricoltori che insieme coltivano in biologico con immensi benefici territoriali, per la salute e l’ambiente (Mis 214 dei PSR – Agroambiente).
E’ previsto inoltre il rimborso delle spese di certificazione biologica (3000 € annui – Mis 132 del psr) e la copertura dell’assistenza tecnica (1.500 € / annui), obbligatoria dal PSR 2014-2020
La sanità degli Ulivi biologici è confermata da aziende biologiche che risiedono nel focolaio di infezione di xilella e che non manifestano sintomi della malattia in quanto ben curate con l’Agroecologia
Di seguito il servizio di Striscia la Notizia di  sabato 11 gennaio 2014 :http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?18919

Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica, Agroecologia – Ist. Agrario Todi

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