di aliveuniverseimages@ di sabato 25 gennaio 2014 Guarda la FotoCommenta
da zazoom
Da Nature News arriva un annuncio che sembra sensazionale: i buchi neri non esistono.
Stephen Hawking : i buchi neri non esistono : L’affermazione non arriva da una persona qualunque ma da Stephen Hawking, il famoso e importante fisico britannico, uno dei creatori della moderna teoria sui buchi neri. In realtà, Hawking non ha cambiato completamente idea sul concetto di buco nero ma mette in dubbio l’esistenza di un “orizzonte degli eventi“, ossia il limite oltre il quale nulla può sfuggire, che è comunque incompatibile con la teoria quantistica.
Polchinski commenta su New Scientist: “sembra quasi che [Hawking] stia sostituendo il firewall con un chaos-wall, che potrebbe essere la stessa cosa”.
Ad ogni modo, Hawking sta aprendo la porta ad uno scenario estremo: “qualsiasi cosa in linea di principio può uscire da un buco nero“. Quando gli effetti della meccanica quantistica e la gravità combinati si riducono e l’orizzonte può svanire, allora qualunque cosa prima intrappolata all’interno del buco nero, potrebbe essere rilasciata, ovviamente difficile immaginare in che condizioni.
Stephen Hawking. Il Genio Medaglia Albert Einstein
Stephen Hawking. Il Genio Medaglia Albert Einstein : Malgrado la malattia l’abbia costretto a vivere su una sedia a rotelle e a comunicare con un sintetizzatore vocale, è uno dei cosmologi più noti, Hawking è titolare a Cambridge della cattedra «Lucasiana» di Matematica e Fisica, carica ricoperta anche da Isaac Newton. Nel 1974 ha dimostrato che dal punto di vista termodinamico i buchi neri sono corpi neri e obbediscono alle leggi della termodinamica, posseggono una temperatura e un’entropia definite dal loro campo gravitazionale e dalla loro superficie. Quindi i buchi neri dovrebbero irradiare particelle con una temperatura e un’entropia definite. Questa irradiazione però porta in un tempo finito alla progressiva diminuzione di massa e quindi alla cosiddetta “evaporazione” completa del buco nero, anche se ancora non è chiaro il possibile risultato finale dell’evaporazione. Ad oggi questa resta ancora una teoria da verificare, motivo per cui (secondo alcuni) non ha ricevuto il Premio Nobel.Stephen Hawking nasce a Oxford nel 1942, esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo Galilei, come ama ricordare. Durante l’infanzia nasce subito il suo interesse per l’universo, alimentato dalle discussioni con i compagni e gli amici. « Una delle cose di cui parlavamo era l’origine dell’universo e se ci fosse stato bisogno di un Dio per crearlo e per metterlo in movimento. Avevo sentito dire che la luce proveniente da galassie lontane è spostata verso l’estremo rosso dello spettro e che questo fatto dovesse indicare che l’universo è in espansione (uno spostamento verso l’azzurro significherebbe che esso è in contrazione). Ero sicuro che dovesse esserci qualche altra ragione per lo spostamento verso il rosso. Forse nel suo viaggio verso di noi la luce si affaticava, e quindi si spostava verso il rosso. Sembrava molto più naturale un universo essenzialmente immutabile ed eterno. »Successivamente, all’età di tredici anni, il giovane Stephen è colpito da una serie di febbri ghiandolari, che a parere dei medici non rappresentavano altro, se non scompensi propri della crescita. Nonostante durante il periodo universitario Hawking iniziasse a sentire i primi problemi della malattia, ciò non influì sul suo corso di studi e a soli venti anni si laureò a pieni voti. Per lui le porte delle università erano tutte spalancate. Proseguì così i suoi studi sui buchi neri, la relatività e l’universo. Nel periodo successivo, le crescenti difficoltà ad usare le mani lo convincono della necessità di sottoporsi ad un esame. Prelevatogli un campione di muscolo gli iniettano un liquido nella spina dorsale. La diagnosi fu di sclerosi laterale amiotrofica, una malattia tremenda che logora le cellule nervose. Nonostante la situazione terribile, Stephen non si arrende e continua i suoi studi. Successivamente sposa Jane Wilde che lo assisterà negli anni successivi e da cui avrà tre figli. Nel 1976 viene nominato titolare della cattedra di matematica già occupata da Isaac Newton. In questi anni resta completamente immobilizzato. Nel periodo che va dal 1965 al 1970 elabora teorie che spiegano l’evoluzione dell’universo. Nel 1970 compie studi sui buchi neri che lo porteranno alla stesura del suo “capolavoro” e best seller Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, pubblicato nel 1988. Dopo, Hawking fu vittima di una strana aggressione su cui persino la polizia ha scarsi particolari. A causa di un intervento Hawking ha perso la voce: da allora il professore è costretto ad utilizzare uno strumento sofisticato che gli permette di parlare, sebbene molto lentamente, non più di quindici parole al minuto. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo L’universo in un guscio di noce, che ripercorre per tematiche il capolavoro sopracitato, ma anche La grande storia del tempo in cui, avvalendosi della collaborazione del fisico americano Leonard Molodov, ripropone le proprie riflessioni sulle origini e il destino dell’universo, gia trattate nel suo bestseller Dal Big Bang ai Buchi neri, in una versione ricca di note esplicative ed accessibile ad un pubblico più vasto.Tra i numerosi riconoscimenti ricordiomo che nel 1979 riceve la Medaglia Albert Einstein e nel 2009 riceve la Medaglia presidenziale della libertà, il più alto riconoscimento civile negli Stati Uniti.Ecco due interessanti interventi di Stephen Hawking:Grandi domande sull’Universo:
La mia poesia (scritta per il concorso a tema indetto ogni anno
dall’UAAR) in cui facevo presente i dubbi sulla teoria dei buchi neri
che andava per la maggiore, fino a qualche giorno fa, nel mondo
accademico occidentale…Teoria attualmente dismessa dalla sua punta di diamante, Stephen Hawking, che sta iniziando a fare sue le mie perplessità al riguardo.
(la comprensione è estremamente complessa, per questo notevolmente
arricchita di note, e destinata a chi è fornito di conoscenze almeno
universitarie di Fisica)
_______
Dei buchi neri – in teorizzazione – dei buchi neri[1][2]
Indice punta … oscurantismo stolto – fa index cor’pus[3]
Introduzione: critica esistenza – di corpo con pus[4]
Massa compressa: ipotesi correnti, dati non dati[5]
Gravi-fotoni: da particelle emesse,siam’ i’non’dati[6]
Massa critica – quanto luce attira… e sembra nera[7]
Massa compressa, da giganti a nane … singolarità[8]
Massa collassa, atomica struttura, qui degenera[9]
Ito passato: verso Toro Cosmico → futuro andrà[10]
Gabbia di fuga, da presente futuro, strana pro’cella[11]
Tempesta tempo, nello spazioso spazio, nuova entità[12]
Non supererà – velocità di fuga – ogni par’cella[13]
Mira mortale – orizzonte d’eventi – ultima meta[14]
…E mortal’mente, inesorabilmente, lì si sfracella![15]
Gravitazione – prevede massa doppia – per funzionare[16]
A convenienza – Fisici annullano – massa fotone![17]
Il “come” si sa – di legge di Gravità… “perchè” mancare[18]
Come fotone – un’altra particella: il gravitone![19]
La radiazione, che vien detta “di Hawking”, alfin consuma[20]
La radiazione, di gemel Gravitone, consuma di più![21]
Contraddizione: materia va indenne – ed anche schiuma![22]
Contraddizione: temperatura amplia – tempi su e giù![23]
Falso che si ha – prova di esistenza – di corpo scuro[24]
Vero che si sa – che manca e mancherà – esperimento[25]
Infin s’evince – ch’è chimera viaggio – verso futuro[26]
Sapere resta, ieri, ora e sempre, buon nutrimento…[27]
Come flogisto, scienza patologica, è buco nero[28]
Forse è frode, se addensa gli scritti – sull’inventato[29]
San’è ricerca – quando, anche con dubbio, tende a Vero[30]
Questo simposio, per quanto detto: tutto bocciato![31]
_____________
Le note disponibili qui:
http://www.sharedits.net/M-Ebooks-C-7-E-11.html