Legge stabilità, Legambiente e Green Italia contro emendamento stadi

da helpconsumatori,it

E’ polemica sull’emendamento alla Legge di Stabilità, presentato dal Vicepremier Angelino Alfano, che prevede la realizzazione di nuovi stati e centri commerciali. Ad esprimere il loro disaccordo sono soprattutto le associazioni ambientaliste che sollevano diverse questioni, tra cui la possibilità di costruire interi quartieri  in deroga alle previsioni urbanistiche e alle norme di tutela ambientale. Legambiente ha indetto per domani (ore 14, sala Nassiriya del Senato) una conferenza stampa, cui parteciperà anche Green Italia, per bloccare l’emendamento.

“Proprio nelle ore in cui si contano le vittime dell’ ennesima alluvione annunciata nell’Italia consumata dal cemento, il governo Letta sta depositando un emendamento alla Legge di stabilità  che con il pretesto  di realizzare nuovi  stadi e impianti sportivi consentirebbe di realizzare interi quartieri scavalcando sia le previsioni urbanistiche, sia le norme a tutela dell’ambiente e dei beni culturali”. La denuncia è di Roberto Della Seta di Green Italia, che nella scorsa legislatura in Parlamento fu tra i pochi a opporsi a proposte analoghe, fortunatamente tramontate. “E’ incredibile – aggiunge Della Seta –  che nelle ore in cui ci si stracciano le vesti per le conseguenze di decenni di cementificazioni selvagge del territorio proprio dal Governo venga questa vergognosa proposta. Mi auguro  che il Parlamento abbia il pudore di fermare questa autentica schifezza”.

Secondo Legambiente “il testo dell’emendamento è semplicemente vergognoso e nulla ha a che fare con lo sport”. “Si introduce infatti, per qualsiasi tipo di struttura sportiva anche di piccola dimensione, una procedura che permetterebbe di costruire milioni di metri cubi di case, uffici, alberghi in aree inedificabili e persino sottoposte a vincolo idrogeologico e archeologico – commenta il vice-presidente di Legambiente Edoardo Zanchini – Non si comprende cosa tutto questo abbia a che fare con lo sport mentre è evidente che si darebbe a chi vuole speculare uno straordinario strumento di pressione nei confronti dell’opinione pubblica. Legambiente si opporrà in ogni modo contro un provvedimento che già nella scorsa legislatura siamo riusciti a fermare e per far capire che in Italia servono strutture sportive moderne e sicure, accessibili ai cittadini e non altro diluvio di cemento” conclude Zanchini.

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