Mercoledì 11 Settembre 2013 14:51 |
Orvieto AMBIENTE Riceviamo e pubblichiamo, da Vittorio Fagioli, presidente CISA-Orvieto, la lettera per un nuovo sollecito di intervento dell’Unione Europea sulla vicenda geotermia a difesa del Lago di Bolsena. To the President of the European Parliament, Rue Wiertz, B-1047 BRUSSELS Oggetto: petizione riguardante il SIC-ZPS Lago di Bolsena – sviluppi dopo il 12/08/2013 Egregio Presidente, Si fa riferimento alla nostra lettera del 12 agosto scorso avente per oggetto “geotermia, arsenico e terremoti” per segnalare i successivi sviluppi della vicenda. La Società ITW & LKW ha inaspettatamente ritirato alla fine di Agosto la propria domanda tesa ad ottenere dalla Regione Umbria l’autorizzazione a procedere con la trivellazione. Stante le contestazioni della cittadinanza, era prevedibile che la Valutazione d’Impatto Ambientale avrebbe avuto esito negativo e, a seguito del ritiro della domanda, si è creduto che la Società avesse rinunciato al progetto. Si è poi saputo che presso il Ministero all’Ambiente, il 17 luglio, durante la discussione in commissione del “decreto del fare”, era stato approvato un emendamento secondo il quale 10 impianti geotermici pilota, fra i quali uno in Umbria e uno nel Lazio, saranno sottoposti ad una Valutazione d’Impatto Ambientale ministeriale anziché regionale. Ecco come il progetto uscito dalla porta potrebbe rientrare dalla finestra. Sembra infatti poco probabile che la ITW & LKW rinunci ad un progetto che appare molto redditizio. L’Assessore all’Ambiente del Comune di Orvieto Dott. Margottini (che è geologo di fama internazionale) ha commentato: “è vero che i capitali per la realizzazione dell’impianto vengono da una società del Liechtenstein, mi risulta registrata in Austria, ma è altrettanto vero che tali capitali, stimati in circa 25 milioni di euro, generano un ritorno annuo, sulla base degli incentivi previsti dal Governo Italiano, di circa 7-8 milioni di euro all’anno per 15 anni. In pratica con un investimento di 15 milioni di euro, si ottengono 105-120 milioni di euro, tutti provenienti dalle bollette dei contribuenti italiani e che finiscono nel Liechtestein (forse)”. E’ inaccettabile che vengano sottratti alcuni progetti geotermici dalla valutazione ambientale regionale per essere trasferiti d’imperio a quella governativa, considerando fra l’altro che la commissione ministeriale per la Valutazione d’Impatto Ambientale è notoriamente popolata da personaggi con vistosi conflitti d’interesse, al punto che l’Assessore all’Ambiente della Regione Umbria ha sollevato presso il Ministro Andrea Orlando forti perplessità in merito agli aspetti deontologici della vicenda. Tenuto conto di quanto precede confermiamo la richiesta di sostegno da parte della UE per salvaguardare il SIC lago di Bolsena con una Valutazione Ambientale Strategica che dichiari la zona su cui si estende il bacino idrogeologico “non idonea alla esplorazione geotermica”. Ringraziandola per l’attenzione, voglia gradire i nostri migliori saluti. Piero Bruni |
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