I primi castagneti italiani guariti dal Cinipide.

Nel Maggio 2012 in una riunione del Tavolo Castanicolo Nazionale si ripresenta la discussione sull’uso dei fitofarmaci nei castagneti.

La tesi che i fitofarmaci vadano banditi dai castagneti prevale ancora.

Mentre con il Prof. Alberto Alma, docente di Entomologia all’Università di Torino, ci rechiamo alla Stazione per prendere i rispettivi treni mi viene naturale chiedere se era possibile visitare qualche castagneto piemontese guarito.

Alma acconsentì immediatamente e mi disse che bisognava impegnarsi per fare quella visita soprattutto con i produttori propensi all’uso dei fitofarmaci per far vedere come in un ambiente sano vi sono castagneti sani.

Purtroppo la nostra cooperativa era già entrata in crisi per assenza di produzione e abbiamo deciso di attendere la disponibilità di un qualche ente pubblico.

Ad Ottobre 2012 riceviamo la visita di due amici tecnici del Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia.

Loro hanno già visitato i castagneti piemontesi “curati” da Alma e ci dicono che effettivamente sono “guariti”.

All’inizio dell’estate del 2012 si apre, forse, la possibilità dell’impegno di un ente pubblico per organizzare la visita.

Lo comunichiamo ad Alma il quale ci propone di andare il 5 Settembre 2013 insieme a un gruppo di produttori del Mugello.

Non è possibile perché da noi a quella data è in corso la raccolta delle nocciole.

Personalmente però parto insieme agli amici del Mugello,in particolare di Marradi ove spesso ci siamo recati per lavori e convegni nell’ambito del Centro di Studio e Documentazione del Castagno presieduto dal Prof. Elvio Bellini che è stato già docente di Ortofrutticoltura in diverse parti del mondo e presso l’Università di Firenze.

Il cinque andiamo e con noi è Bellini.

A Chiusa di Pesio visitiamo subito un’azienda agricola sperimentale della Regione Piemonte nell’ambito della quale si trova anche un centro di riproduzione del Torymus Sinensis.

Siamo accolti da due collaboratrici di Alma e dal direttore dell’azienda.

Viene fatta la Storia dell’azienda e quindi ci viene mostrata la vegetazione di castagno del centro dalla quale un a volta venivano prelevate le galle dalle quali estrarre il Torymus: oggi essa è priva di galle perché il Torymus ha portato a totale controllo l’ormai esigua popolazione del Cinipide.

Non una galla, non una galla: sembra da non crederci ma è così.

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