Carnevale, l’assalto dei 90mila E il sole fa esplodere la festa

LA MANIFESTAZIONE
da corrieredelveneto.it 

Marta Finotto, l’Angelo rosso vestito alla «Moulin Rouge», scende dal campanile. Il comitato No Grandi Navi srotola uno striscione sulla basilica

VENEZIA – Passata la buriana – quella vera della pioggia e del maltempo di sabato – il Carnevale di Venezia è ripartito con il sole ed i grandi numeri: prima i 70mila, già per il Volo dell’Angelo in mattinata, poi addirittura i 90mila turisti stimati nel pomeriggio in città dalle rilevazioni della polizia municipale. La festa dei «colori», il tema di quest’anno, è finalmente decollata, e l’ha fatto grazie al ritorno del bel tempo e di una cerimonia, il volo dall’Angelo dai 70 metri del campanile, che richiama sempre grande folla a San Marco. È stato così anche domenica, quando migliaia di maschere hanno assistito naso all’insù all’emozionante discesa di Marta Finotto, studentessa veneziana ventenne, che assicurata alla corda metallica è scesa dall’alto con un rosso vestito alla «Moulin Rouge», sulle note di Mahler.

La bella Marta è «atterrata» direttamente sul palcoscenico del «Gran Teatro» di Piazza San Marco, dove la attendevano i figuranti con i costumi della Serenissima e le «12 Marie», tra le quali verrà scelto l’Angelo del Carnevale 2014. La sfilata delle Marie, posticipata ad oggi proprio a causa del maltempo, rievoca la storia delle dodici bellissime ed umili fanciulle veneziane alle quali il Doge portava in dote gioielli per il loro matrimonio. Mentre in piazza saliva la festa, sulla Basilica di San Marco andava in scena – forse non vista da tutti – la protesta del comitato cittadino contro le navi da crociera in laguna.

 

Lo striscione di protesta (Vision)











Lo striscione di protesta (Vision)

I rappresentanti del Comitato erano saliti poco prima sulla terrazza della Basilica, pagando regolare biglietto, e dalla balaustra avevano srotolato uno striscione di otto metri di lunghezza con lo slogan «No Grandi Navi». Il portavoce del comitato, Silvio Testa, ha ironizzato sul fatto che la vista di Venezia dall’alto garantita all’Angelo nella discesa vertiginosa dal campanile è del tutto identica a quella offerta ai passeggeri che si trovano sugli ultimi ponti dei giganti del mare che transitano in Bacino, a un «tiro di schioppo» da San Giorgio e da Palazzo Ducale. (Ansa)

 

04 febbraio 2013

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