Arsenico nell’acqua potabile, da gennaio molti Comuni saranno fuori legge

da il messaggero.it









Al 31 dicembre 2012 scade la proroga dell’Unione europea per chi supera i limiti di 10 microgrammi per litro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


L’arsenico nell’acqua potabile torna a essere un’emergenza per la Tuscia. La deroga dell’Unione europea sta per scadere, ma fotografando lasituazione delle fonti presenti sul territorio a oggi si salverebbero soltanto 11 comuni viterbesi. Mentre in altri 49 i sindaci dovrebbero emettere l’ordinanza di non potabilità.
Sul problema dell’arsenico nell’acqua la Asl ha pubblicato gli ultimi risultati delle analisi, a una manciata di giorni dal 1 gennaio 2013, giorno in cui la concentrazione dovrebbe essere per legge sotto i dieci microgrammi per litro.
Visti i risultati, è però una corsa contro il tempo. La Provincia ha già organizzato un incontro con la Asl e i sindaci – il 20 dicembre – per un confronto. Mentre con i fondi della Regione (sono stati stanziati per la Tuscia altri 24 milioni di euro dopo i primi 12) si lavora alla copertura degli impianti di dearsenificazione.
Oggi ci sono lavori su 33 potabilizzatori per poter operare su sedici comuni, quelli in cui la concentrazione di arsenico supera i 20 microgrammi/litro. I primi venti dovrebbero essere pronti entro la fine dell’anno, gli altri 13 entro marzo.
Ma in tutti gli altri 35 in cui la concentrazione è oggi tra 10 e 20 mg/l – quelli cioè a un passo dalla soglia di rischio – e dal 1 gennaio fuori legge, servono ancora 49 potabilizzatori. In questi casi i lavori per gli impianti potrebbero concludersi soltanto poco prima della prossima estate.

Sabato 08 Dicembre 2012 – 20:01
Ultimo aggiornamento: Domenica 09 Dicembre – 15:19

 

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