L’acqua, bene comune, deve essere pubblica

L’acqua, bene comune, deve essere pubblica

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Venerdì 21 Settembre 2012 16:36

Acquapendente

La maggioranza approva in Consiglio Comunale la proposta di legge regionale promossa dal Comune di Corchiano

Ad Acquapendente il 12 e 13 giugno del 2011 il 67,03% dei cittadini è andato a votare per i due referendum sull’acqua pubblica. 

Il 96% dei cittadini ha chiaramente espresso, votando due SI, la propria intenzione affinché fossero abrogate tutte le norme che permettono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali, quindi anche quello idrico, a operatori economici privati e per l’abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua includendo voci di profitto, come la remunerazione del capitale investito dal gestore.

In parole più semplici, si va nella direzione dell’acqua, bene comune diritto di tutti, sulla quale non ci deve essere guadagno d’impresa.

Per questo, e in coerenza agli indirizzi dell’attuale Amministrazione, il Sindaco Alberto Bambini e tutti i Consiglieri dell’attuale maggioranza (la minoranza ha votato contro) hanno ritenuto importante portare ed approvare nel Consiglio Comunale del 18 settembre 2012, la proposta di legge regionale “Tutela, Governo e Gestione Pubblica delle Acque” promossa dal Comune di Corchiano.

Negli articoli della legge si dice che è diritto inalienabile ed inviolabile della persona la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile, si sancisce il principio che “chi inquina paga”, si definiscono gli Ambiti di Bacino Idrografico pensando nella gestione non tanto alle aree amministrative ma individuando Ambiti omogenei su base fisico-geografica; prendendo quindi in considerazione la naturale distribuzione e disponibilità delle acque sotterranee e superficiali. Si enuncia che la gestione e l’erogazione non possono essere separate e che le forme di governo dell’acqua pubblica devono avvalersi della partecipazione democratica degli abitanti del territorio. Un passo quindi importante verso l’acqua bene comune.

L’Amministrazione Comunale, con tale delibera intende dare il suo contributo e attende che il Consiglio Regionale del Lazio si attivi al fine di deliberare il presente testo che altrimenti verrà sottoposto a referendum popolare.

Il Sindaco Alberto Bambini è il delegato effettivo e Claudio Speroni, Assessore all’ambiente, è il supplente, così come previsto dalla legge regionale in materia.

 

   

 

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