INFRASTRUTTURE: UN INCONTRO PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE NEL VITERBESE

(NewTuscia) – A Viterbo presso la sede della Confartigianato si è svolta nei giorni scorsi, una riunione per fare il punto della situazione delle infrastrutture ferroviarie e viarie del viterbese. Presenti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria  FILT CGIL, FIT CISL, UIL TRASPORTI, della Confartigianato, Progetto per lo Sviluppo Tuscia, ADUC, AICS, Accademia Kronos, del Comitato Promozioni Alto Lazio e del Comitato per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte.

Molti i punti presi in esame. Partendo dalla valutazione della importanza che ha assunto il Porto di Civitavecchia e la necessità per il viterbese di un raccordo stretto con questa città, anche in considerazione della legge sulla soppressione delle province, unanime è stata la presa di posizione a favore del riordino, occasione favorevole per il riequilibrio del territorio e per la promozione di sviluppo.

Necessario quindi puntare decisamente alla creazione dell’AREA TUSCIA ETRURIA UMBRIA con l’accorpamento di vasti territori dell’Italia centrale. Nell’immediato, ed in considerazione che la legge sulla Spending-review, non permette accorpamenti fuori regione, occorre operare per la realizzazione della provincia Etruria comprendente le provincie di Viterbo e Rieti i paesi dell’alta provincia di Roma e Civitaveccchia.

L’impegno dei presenti sarà quindi per la sensibilizzazione di cittadini e istituzioni in quest’ottica e quindi verso la creazione di infrastrutture trasversali: Superstrada, Ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte. Altro punto particolarmente approfondito è stato quello relativo al potenziamento delle linee ferroviarie Roma Viterbo ATAC e FS e la realizzazione dell’anello ferroviario Circumcimina.

Come altre volte si è sottolineato, la Circumcimina è semplicemente il congiungimento di ferrovie già esistenti ( la Roma Nord e la Roma – Capranica – Viterbo. Congiungimento possibile tra le due stazioni di Viterbo PF e le due stazioni di Fabrica di Roma, Roma Nord e FS. In questo modo si realizzerebbe un anello ferroviario completo che permetterebbe con interventi modesti, la creazione di una vera e propria metropolitana a livello provinciale.

Si tratta infatti di realizzare 100 metri di binario a Viterbo eliminando la attuale stazione della Roma nord, più un sottopasso che elimini il passaggio a livello di piazzale Gramsci e 300 m di raccordo tra Fabrica di Roma e Corchiano, nel punto in cui la Roma Nord sottopassa la Civitavecchia – Capranica -Orte. Non da ultimo, considerando che la Roma – Capranica – Viterbo passa a poche centinaia di metri dall’ospedale Belcolle, realizzando in questo una fermata si permetterebbe, cosa oggi impossibile, a gran parte dei cittadini dei centri della provincia di servirsi dei mezzi pubblici, con un vantaggio non da poco per le migliaia di persone che debbono recarsi nel nosocomio più importante del viterbese.

La Circumcimina avrebbe pertanto il vantaggio, in sinergia con le altre linee ferroviarie viterbesi, ma anche con un potenziamento del servizio pubblico effettuato con i bus, di essere una alternativa all’auto privata, in una situazione economica, che vede i carburanti sempre più cari. I partecipanti all’incontro hanno ribadito che tale realizzazione  ( la Circumcimina ) non può che andare di pari passo con la riapertura della ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, in una ottica di integrazione pubblico/privato, aperta perciò ad altri operatori ferroviari, visto che l’interesse principale della FS è finalizzato esclusivamente all’Alta velocità.

Una ipotesi potrebbe essere la creazione di una divisione ferroviaria della COTRAL ( il Lazio non ha una azienda ferroviaria regionale, a differenza di molte altre regioni ) con la possibilità, se vogliono, di far divenire gli autisti COTRAL macchinisti, con aumento dello stipendio. Dobbiamo avere in conclusione la possibilità di dare sviluppo al viterbese,senza sottostare alla scelte che finora hanno avuto come fattore comune la preponderanza di Roma su tutte le altre province laziali.

             Giacomo Traini, Raimondo Chiricozzi, Ennio La Malfa, Gabriele Pillon

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