L’onorevole Gino Bucchino ha inviato una lettera all’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio per chiedere notizie relative allo stato di salute e malattia dei cittadini residenti nei comuni di Ronciglione e Caprarola

L’on. Gino Bucchino, che da anni segue, anche su costante segnalazione dell’Associazione italiana medici per l’ambiente, la drammatica situazione di inquinamento e degrado delle acque del lago di Vico e i possibili conseguenti rischi sanitari, il 13 luglio 2012 ha scritto alla Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio per conoscere dati  relativi allo stato di salute e malattia dei cittadini residenti nei comuni di Ronciglione e Caprarola.

 

Nota per la stampa  a cura dell’Associazione italiana medici per l’ambiente -Isde (International Society of Doctors for the Environment) di Viterbo

 

Viterbo, 17  luglio 2012

 

Per comunicazioni: Isde di Viterbo, tel.3383810091, e-mail: isde.viterbo@gmail.com

 

*

Di seguito il testo della lettera

 

 

 

Al Commissario straordinario

Dott. Giuseppe Antonino Spata

Al Direttore generale

Dott.ssa Gabriella Guasticchi

Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio

Via di S. Costanza, 53

00198 Roma

 

Gentili Dottoressa Guasticchi e Dottor Spata,

 

in qualità di deputato del parlamento italiano, nel corso della mia attività istituzionale mi sono interessato

alle problematiche ambientali e sanitarie connesse al gravissimo degrado e inquinamento del lago di Vico e a

tale riguardo ho presentato anche diverse interrogazioni parlamentari.

Come è noto, sono ormai ben documentate le gravi criticità di questo lago: frequenti e intense fioriture –

favorite anche dall’utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci – dell’alga rossa Plankthotrix rubescens produttrice di

numerosi tipi di tossine dette microcistine (non termolabili) a valenza epatotossica, gastroenterica e con

possibile azione cancerogena, marcata riduzione del quantitativo di ossigeno nelle sue acque, sempre più

scarsa trasparenza di esse e presenza di metalli pesanti in elevata concentrazione nei sedimenti.

Nel corso degli ultimi due anni sono stati presentati dati allarmanti («Attività di contrasto al degrado della

qualità delle acque del lago di Vico» assessorato all’ambiente della Provincia di Viterbo) che hanno

evidenziato la presenza di arsenico e di altre sostanze tossiche e cancerogene di norma estranee alle acque

del lago quali: mercurio, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), e nei suoi sedimenti alte concentrazioni di

arsenico – 647 mg/kg SS (valore soglia 20 mg/kg SS) -, cadmio – 12 mg/kg SS (valore soglia 2 mg/kg SS) – e

nichel – 566 mg/kg SS (valore soglia 120 mg/kg SS). Ulteriori risultati di indagine presentati dall’Arpa Lazio

– sezione di Viterbo presso il dipartimento regionale rifiuti ed energia – hanno confermano la presenza di

arsenico in concentrazioni molto elevate nei sedimenti lacustri. Un rapporto del Centro tecnico logistico

interforze Nbc di Civitavecchia del 25 marzo 2010 prot. 38, relativo ai risultati di una indagine geofisica

commissionata dal Ministero della Difesa per la ricerca di masse anomale interrate presso il magazzino

materiali di Difesa Nbc di Ronciglione (sede posta in prossimità del lago, nella quale durante l’ultimo

conflitto mondiale, era attivo «un impianto per la produzione e il deposito di ordigni a caricamento speciale»

presumibilmente atto alla produzione di armi chimiche), ha evidenziato la presenza di masse metalliche e

non metalliche interrate in diversi punti del sito e, da carotaggi ed analisi chimiche su campioni di terreno

prelevati, valori di arsenico superiori a quanto previsto dalla normativa in vigore.

Le popolazioni di Caprarola e Ronciglione, i due comuni lacustri, sia in passato che recentemente, utilizzano,

per il maggior quantitativo, proprio acqua captata dal lago: sia come bevanda che per le preparazioni

alimentari e l’uso igienico-sanitario, e possono pertanto essere ed essere state esposte alle tossine prodotte

dall’alga rossa e alle altre sostanze tossiche e cancerogene di cui sopra.

Con la presente mi permetto di chiedere pertanto notizia e copia di eventuali studi, dati e rilevazioni

dell’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio relativi allo stato di salute e malattia dei cittadini residenti nei

comuni di Ronciglione e Caprarola. Inoltre, stante le rilevanti problematiche sanitarie determinate

dall’esposizione cronica all’arsenico, elemento tossico e cancerogeno, assunto attraverso acque contaminate,

chiedo di conoscere i dati di mortalità, nell’ultimo decennio, per patologie oncologiche relativi agli abitanti

residenti nei comuni della provincia di Viterbo.

 

In attesa di un cortese riscontro,

 

Distinti saluti

On. Gino Bucchino

 

Roma, 13 luglio 2012

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