Saladini (Idv):”A&A: Arsenico e ARPA Lazio”

da civitanews

Recentemente, in un articolo pubblicato su di un quotidiano nazionale, la problematica dell’arsenico veniva riassunta considerando le preoccupazioni del presidente della Talete, circa la possibilita’ di dover ricorrere entro la fine dell’anno all’uso delle autobotti, completata dal riferimento delle critiche mosse dal PD nel Comune di Viterbo alla giunta di centrodestra per la mancata soluzione del problema. L’articolo cosi impostato risulta molto fuorviante della realta’ storica dei fatti, e richiede di tornare sull′argomento per fare alcune considerazioni. Come ricordato più volte in alcune note precedenti, il dispositivo della Comunita’ Europea che obbliga i paesi membri alla verifica e al controllo della presenza di sostanze inquinanti nelle acque potabili, e nel particolare di arsenico, fluoruri e borati, e′ in vigore da più di dieci anni. Le deroghe successivamente concesse erano vincolate alla messa in essere tramite piani operativi formali di tutte le azioni ed interventi necessari sul territorio per risolvere il problema. Tutto questo almeno dieci anni fa′ durante i quali i cittadini hanno continuato a bere e a pagare un’acqua potabile solo per deroga. Lo stesso dispositivo individua con chiarezza tutti i responsabili della procedura, le istituzioni politiche e amministrative, dal Presidente del Consiglio fino ai Sindaci dei comuni interessati, le autorita’ preposte ai controlli sanitari e  l’ente di gestione delle risorse idriche. Se vogliamo riassumere, i responsabili per la Tuscia sono stati e restano la Regione, la Provincia, i Comuni, il ministero della salute pubblica tramite le ASL e l’ARPA, e la Talete. Considerando le vicende politiche del nostro territorio, la responsabilita′ politica si e′ alternata principalmente e per larga misura ed entita’ tra PDL, PD e in parte UDC. Pertanto le giuste preoccupazioni dell′attuale presidente della Talete dovevano essere corredate da una spiegazione della ragione per cui l′ente di gestione delle risorse idriche, partecipato dal Comune e dalla Provincia, non ha negli ultimi anni affrontato e risolto il problema. Una societa’ Talete tra l’altro con seri problemi amministrativi, per la quale l’IDV ha chiesto più volte in Consiglio della Provincia l′intervento della Corte dei Conti. Per quanto riguarda le preoccupazioni del PD,  recentemente espresse anche da esponenti del centrodestra, sono ovviamente ben accette dopo anni e anni di inadempienze.

La stampa poi fornisce un ulteriore elemento di riflessione. Apprendiamo infatti che l′ARPA Lazio, a causa dei tagli al bilancio della governatrice Polverini, versa in gravi condizioni economiche, tanto da non poter più assicurare lo svolgimento dei propri compiti istituzionali, tra cui i controlli sulle discariche, sulla qualita’ dell’acqua, ed il supporto alla Aziende sanitarie per  il controllo del territorio. Se la crisi non sara’ risolta, chi garantira’ la qualita’ dell’acqua fornita dalle ˝fontanelle˝ di emergenza e quindi dai depuratori? Infatti, un qualsiasi sistema di depurazione ha bisogno di una costosa manutenzione, senza la quale le sostanze tossiche possono essere rilasciate in concentrazione anche superiore a quella originale. Dobbiamo solo fidarci o preferiamo essere garantiti dalle autorita’ di controllo? L’IDV ha presentato in merito un′interrogazione scritta in Consiglio Provinciale, siamo da tempo in attesa di risposta. Concludo queste poche riflessioni con una domanda, che fare per sensibilizzare il potere alla soluzione del problema? Esistono forze sane che si preoccupano del problema dell’arsenico, i vari movimenti spontanei, le forze politiche di opposizione IDV, SEL, FED, il movimento 5 stelle,  i Verdi, i sindacati, amici di buona volonta’nel PD, penso ad esempio ai Democratici D′avvero ed altri,  e anche alcuni del PDL, la stessa Confcommercio e Confesercenti, dati i problemi per le attivita’ produttive; insomma a quando una manifestazione generale per la salute e la qualita’ della vita dei cittadini?

 

Prof. Raffaele Saladino

Capo gruppo IDV

Provincia di Viterbo

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