Batteri nelle condutture idriche Vietato bere l’acqua dei rubinettiRifornimento garantito da un’autocisterna e dalle fontanelle

Vibo Valentia (28/05/2012)

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da gazzetta del sud
Francesca Onda
SERRA SAN BRUNO
Ci risiamo! L’acqua dei rubinetti torna a non essere potabile. È di sabato una nuova ordinanza del sindaco Bruno Rosi che vieta l’uso dell’acqua potabile ai fini del consumo umano fino a nuova disposizione. La decisione è stata presa in seguito alle ultime analisi eseguite da parte della “Esi Lab” di Catanzaro dalle quali è stata rilevata la possibilità che i risultati delle analisi potrebbero non rientrare nei limiti previsti dalla legge. Per accelerare i tempi di attuazione delle misure precauzionali, tali risultati sono stati comunicati al sindaco Rosi per via telefonica. Conseguentemente è partito il provvedimento di divieto dell’uso dell’acqua.
Il controllo sul liquido che scorre nei serbatoi del Comune e che proviene in massima parte dal bacino della Lacina, gestito dalla Sorical, era stato intensificato da parte dell’amministrazione comunale soprattutto in seguito al recente provvedimento da parte della magistratura che aveva posto sotto sequestro gli impianti di distribuzione del bacino dell’Alaco.
Tale provvedimento, che aveva destato in tutta la Regione molto scalpore, dal momento che numerosi comuni della Calabria attingono l’acqua dai serbatoi della Sorical, aveva consigliato all’amministrazione comunale di anticipare l’analisi dell’acqua rispetto ai normali tempi di controllo che erano a cadenza mensile. Per le ultime analisi effettuate, in seguito alle quale l’acqua è stata dichiarata a rischio d’inquinamento, erano stati prelevati campioni in vari punti del centro abitato.
Nel merito l’ordinanza del sindaco rileva testualmente che «a seguito di comunicazione telefonica da parte della “Esi Lab” con sede in Catanzaro, incaricata di effettuare le analisi dell’acqua sull’intero territorio comunale, con la quale, pur non in presenza di esiti definitivi, si preannunciava la possibilità che i risultati delle analisi effettuate sui campioni di acqua prelevati, in data 21.05.2012 nei punti di prelievo: piazza San Giovanni, piazza Monsignor Barillari, via Monte Calvario angolo via Volta, potrebbero non rientrare nei limiti previsti dalla legge».
Qualche importante chiarimento in merito è arrivato da parte del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe De Raffele. «A breve – ha rilevato De Raffele – dovremmo ricevere il resoconto dettagliato delle analisi. Tuttavia, da quanto si è potuto finora apprendere, l’inquinamento è di natura batteriologica e non chimica, per cui il problema dovrebbe essere portato a soluzione in tempi brevi».
Per affrontare la situazione di emergenza e consentire alla popolazione l’approvvigionamento necessario del prezioso liquido, il Comune ha provveduto a rifornire d’acqua potabile le famiglie tramite l’utilizzo di un’autocisterna che già da ieri ha fatto il giro per le strade cittadine. Ciò non ha impedito a molta gente di prendere d’assalto le fontanelle pubbliche che sgorgano nelle immediate periferie dell’abitato e che vengono alimentate da sorgenti autonome.
Nei prossimi giorni si dovrebbero avere notizie più precise sulla reale gravità della situazione di emergenza e, soprattutto, sui tempi necessari per il rientro nella normalità.

 

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