ACQUA ED ETICA/2 UNA CARTA DELLA SOLIDARIETA’ PER GARANTIRE A TUTTI L’ACCESSO ALLE RISORSE IDRICHE

da ambienteecoseven.net

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L’accesso all’acqua per la maggior parte delle popolazioni è la grande sfida del XXI secolo. E la si vuole vincere attraverso nuove modalità di solidarietà internazionale. Water, Water Access Trough Empowerment of Rights, è un progetto a cui hanno aderito molte Ong che hanno accolto la proposta del Contratto Mondiale dell’acqua di mettere in atto l’adozione di una Carta di Solidarietà per l’accesso all’acqua. Il progetto vuole promuovere l’acqua come bene comune attraverso la promozione dei diritti umani e vede la partecipazione di organizzazioni di Italia, Belgio, Francia, Grecia, Slovenia e Spagna.

Tra le motivazioni alla base della Carta di Solidarietà c’è la volontà di sostenere e promuovere la concretizzazione della risoluzione approvata dalla Assemblea delle Nazioni Unite che dichiara che il diritto all’acqua potabile e sicura e ai servizi igienici è parte essenziale del pieno godimento della vita e dei diritti.

Nel 2009, in una prima proposta della Carta i rappresentanti dei governi della Commissione Europea avevano sottoscritto una dichiarazione che spiegava l’etica dei comportamenti da tenere affinché alcune tematiche riguardanti il diritto all’acqua venissero salvaguardate. E già nel continente latino-americano, i principi che sono alla base dei comportamenti proposti dalla Carta di Solidarietà sono stati oggetto di alcuni percorsi di confronto e condivisione in diverse comunità locali come le popolazioni della Bolivia che per prime hanno conosciuto le conseguenze della privatizzazione. Al progetto hanno aderito anche molte organizzazioni che si occupano dell’Africa e altre dell’Europa. Le difficoltà di sottoscrizione della Carta rappresentate dalle modalità e dagli strumenti di cooperazione internazionale costituiscono proprio l’evoluzione del progetto e cioè i presupposti e gli obiettivi da accettare e praticare.

 

(Chiara Palmieri)

 

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