IL SENSO DELLA VITA

“Il senso della vita” una Mostra fotografica National Geographic Italia a Roma

di Raniero Pedica

Qual è il senso dell’esistenza e che valore si dà al vivere quotidiano? “Il senso della vita”, oltre ad essere il desiderio di ogni essere umano, è anche il titolo della quinta mostra fotografica internazionale di National Geographic Italia in programma sino al 13 maggio 2012 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, organizzata da Guglielmo Pepe e dalla redazione del NG Italia, ha come area tematica i quattro pilastri fondamentali dell’esistenza umana: Amore, Lavoro, Pace e Salute. Attraverso una grande sala centrale quadrata ed i contigui corridoi laterali, il percorso espositivo propone al pubblico 80 immagini di 45 importanti fotografi, tra cui 12 donne, che lavorano e collaborano con la prestigiosa rivista di esplorazione e cura della terra. Oltre ad essere un suggestivo viaggio fotografico, attraverso insolite location, personaggi e situazioni in tutto il mondo, la mostra documenta le doti umane, la sensibilità e le capacità tecnico-professionali dei fotografi coinvolti in questo progetto artistico e culturale. Le immagini, tra cui molte di grande formato, catturano l’attenzione e offrono riflessioni sui valori fondamentali della vita e degli atteggiamenti quotidiani che ogni uomo ha con se stesso, le altre persone e nel rapporto con gli animali e la natura. Anche soffermandosi per pochi attimi in ogni singola fotografia esposta, ogni visitatore avrà modo di meditare sulla nascita, la gioia della vita, la sofferenza di popoli ancora affranti dalla carenza di cibo e acqua, sulla durezza della guerra, delle catastrofi naturali e del lavoro. Tutto questo accostato alla pacatezza della fede, dell’amore e di chi vive le gioie terrene in buona salute. Molto espressiva, ad esempio, l’immagine sul tema della pace scattata in Egitto da Taylor S. Kennedy, fotografo da 13 anni collaboratore di NG Society, che documenta un’intima meditazione: una donna seduta su un sasso mentre ammira, da un’altura, la bellezza del deserto occidentale del Sahara. In quell’eccezionale scatto fotografico si può trovare l’infinito, la pace e la serenità. Il tema del lavoro è espresso tramite le specializzazioni professionali e le dure, quanto pericolose e precarie condizioni lavorative che si possono ancora trovare in molte zone del mondo. Particolarmente espressiva la foto del reporter norvegese Jonas Bendiksen, scattata nella tenue luce artificiale di una galleria di Dacca, nel Bangladesh, che mostra il lavoro in un una tradizionale fornace per mattoni e lo scatto del fotografo americano Fritz Hoffmann: classica e preziosa testimonianza che documenta la rischiosa e acrobatica condizione lavorativa di alcuni operai cinesi impegnati nella costruzione del World Financial Center, il più alto grattacielo di Shangai. Il tema dell’amore è espresso tramite il sentimento tra esseri umani e verso gli animali. Stephanie Sinclair, la fotoreporter americana conosciuta per il suo impegno sulla condizione femminile e per i diritti umani, con il suo “attimo fotografico” testimonia l’affettuosa solidarietà tra donne: un’anziana signora appartenente ad una chiesa fondamentalista mormone dell’Arizona viene accudita in casa da una collaboratrice domestica che gli intreccia i lunghi capelli. Karen Kasmauski, da circa trent’anni impegnata in tematiche scientifiche, sanitarie e sui cambiamenti globali, nella sua foto scattata a Daca, sintetizza la preziosità della vita e pone l’attenzione sull’assurda realtà che la metà dei neonati del Bangladesh nasce sottopeso: nella foto, sono riprese in primo piano due rugose mani che reggono un neonato di appena due chili. Il realismo delle immagini, riguardo al tema della salute, è stato colto dal fotografo-viaggiatore Randy Olson con di un gruppo di uomini che si lavano in una strada di Kolkata, in India, attingendo l’acqua da una fontana con dei secchi. Anche la testimonianza della fotoreporter Lynn Johnson, conosciuta per le sue immagini toccanti e intense, offre uno spaccato di precarie condizioni igieniche con un asino, una vacca e due abitanti del villaggio di Marsabit, in Kenia, mentre attingono l’acqua dallo stesso abbeveratoio. L’esposizione fotografica “Il senso della vita”, assolutamente da non perdere, offre ai visitatori chiare testimonianze professionali e artistiche che fanno meditare e riflettere. Interessante anche il catalogo, curato da Guglielmo Pepe e dalla redazione del National Geographic Italia: oltre alla prefazione dello stesso Pepe e del Filosofo Umberto Galimberti, raccoglie tutte le foto esposte nella mostra romana anche in 3D ed è integrato dalle biografie dei fotografi tra i quali anche due italiani, Alessandro Gandolfi e Antonio Politano.

Mostra: “Il senso della vita” dal 10 marzo al 13 maggio 2012 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma- ingresso da via Milano, 13. Aperta gratuitamente al pubblico dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 22,30. Info line             06 39967500    

“Il senso della vita” una Mostra fotografica National Geographic Italia a Roma

di Raniero Pedica

Qual è il senso dell’esistenza e che valore si dà al vivere quotidiano? “Il senso della vita”, oltre ad essere il desiderio di ogni essere umano, è anche il titolo della quinta mostra fotografica internazionale di National Geographic Italia in programma sino al 13 maggio 2012 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, organizzata da Guglielmo Pepe e dalla redazione del NG Italia, ha come area tematica i quattro pilastri fondamentali dell’esistenza umana: Amore, Lavoro, Pace e Salute. Attraverso una grande sala centrale quadrata ed i contigui corridoi laterali, il percorso espositivo propone al pubblico 80 immagini di 45 importanti fotografi, tra cui 12 donne, che lavorano e collaborano con la prestigiosa rivista di esplorazione e cura della terra. Oltre ad essere un suggestivo viaggio fotografico, attraverso insolite location, personaggi e situazioni in tutto il mondo, la mostra documenta le doti umane, la sensibilità e le capacità tecnico-professionali dei fotografi coinvolti in questo progetto artistico e culturale. Le immagini, tra cui molte di grande formato, catturano l’attenzione e offrono riflessioni sui valori fondamentali della vita e degli atteggiamenti quotidiani che ogni uomo ha con se stesso, le altre persone e nel rapporto con gli animali e la natura. Anche soffermandosi per pochi attimi in ogni singola fotografia esposta, ogni visitatore avrà modo di meditare sulla nascita, la gioia della vita, la sofferenza di popoli ancora affranti dalla carenza di cibo e acqua, sulla durezza della guerra, delle catastrofi naturali e del lavoro. Tutto questo accostato alla pacatezza della fede, dell’amore e di chi vive le gioie terrene in buona salute. Molto espressiva, ad esempio, l’immagine sul tema della pace scattata in Egitto da Taylor S. Kennedy, fotografo da 13 anni collaboratore di NG Society, che documenta un’intima meditazione: una donna seduta su un sasso mentre ammira, da un’altura, la bellezza del deserto occidentale del Sahara. In quell’eccezionale scatto fotografico si può trovare l’infinito, la pace e la serenità. Il tema del lavoro è espresso tramite le specializzazioni professionali e le dure, quanto pericolose e precarie condizioni lavorative che si possono ancora trovare in molte zone del mondo. Particolarmente espressiva la foto del reporter norvegese Jonas Bendiksen, scattata nella tenue luce artificiale di una galleria di Dacca, nel Bangladesh, che mostra il lavoro in un una tradizionale fornace per mattoni e lo scatto del fotografo americano Fritz Hoffmann: classica e preziosa testimonianza che documenta la rischiosa e acrobatica condizione lavorativa di alcuni operai cinesi impegnati nella costruzione del World Financial Center, il più alto grattacielo di Shangai. Il tema dell’amore è espresso tramite il sentimento tra esseri umani e verso gli animali. Stephanie Sinclair, la fotoreporter americana conosciuta per il suo impegno sulla condizione femminile e per i diritti umani, con il suo “attimo fotografico” testimonia l’affettuosa solidarietà tra donne: un’anziana signora appartenente ad una chiesa fondamentalista mormone dell’Arizona viene accudita in casa da una collaboratrice domestica che gli intreccia i lunghi capelli. Karen Kasmauski, da circa trent’anni impegnata in tematiche scientifiche, sanitarie e sui cambiamenti globali, nella sua foto scattata a Daca, sintetizza la preziosità della vita e pone l’attenzione sull’assurda realtà che la metà dei neonati del Bangladesh nasce sottopeso: nella foto, sono riprese in primo piano due rugose mani che reggono un neonato di appena due chili. Il realismo delle immagini, riguardo al tema della salute, è stato colto dal fotografo-viaggiatore Randy Olson con di un gruppo di uomini che si lavano in una strada di Kolkata, in India, attingendo l’acqua da una fontana con dei secchi. Anche la testimonianza della fotoreporter Lynn Johnson, conosciuta per le sue immagini toccanti e intense, offre uno spaccato di precarie condizioni igieniche con un asino, una vacca e due abitanti del villaggio di Marsabit, in Kenia, mentre attingono l’acqua dallo stesso abbeveratoio. L’esposizione fotografica “Il senso della vita”, assolutamente da non perdere, offre ai visitatori chiare testimonianze professionali e artistiche che fanno meditare e riflettere. Interessante anche il catalogo, curato da Guglielmo Pepe e dalla redazione del National Geographic Italia: oltre alla prefazione dello stesso Pepe e del Filosofo Umberto Galimberti, raccoglie tutte le foto esposte nella mostra romana anche in 3D ed è integrato dalle biografie dei fotografi tra i quali anche due italiani, Alessandro Gandolfi e Antonio Politano.

Mostra: “Il senso della vita” dal 10 marzo al 13 maggio 2012 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma- ingresso da via Milano, 13. Aperta gratuitamente al pubblico dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 22,30. Info line             06 39967500      

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *