Anniversario ingresso in diocesi per S.E. Mons. Rossi

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Il primo commento, a una domanda fatta da un giornalista, subito dopo la sua elezione a Vescovo nella Cattedrale di S. Giovanni in Laterano a Roma, di come si augurava di essere ricevuto nella Diocesi di Civita Castellana, affermò: “Per dirla con S. Paolo, come uno che viene non per fare da padrone della vostra fede ma come servo della vostra gioia”.  

Anniversario ingresso in diocesi per S.E. Mons. Rossi

 

Era sabato 16 febbraio 2008 alle ore 16.00, quando il Vescovo Rossi è stato accolto da tutto il Clero Diocesano nella Chiesa di S. Francesco a Civita Castellana, dove ha ricevuto il saluto del Sindaco, dalle Autorità civili e Militari.

Dopo i saluti delle Autorità, il corteo ha attraversato piazza Matteotti tra due ali di fedeli, incamminandosi processionalmente verso la Cattedrale di Civita Castellana per la solenne presa di possesso e la Concelebrazione Eucaristica.

Erano le ore 16.30, quando S. E. Mons. Rossi alla presenza di tutto il Clero e fedeli laici di questa grande Diocesi, ha fatto il suo ingresso al suono delle campane in Cattedrale, accolto da S. E. Mons. Divo Zadi che lasciava la sua Diocesi, consegnando al nuovo Vescovo il Pastorale, il quale simboleggia visibilmente la funzione di cura della fede e della morale che l’ufficio episcopale ha sopra la porzione di popolo cristiano a lui affidata.

Presenti alla Concelebrazione, oltre al Vescovo uscente S. E. Mons. Divo Zadi, S. E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, S. E. Mons. Luigi Moretti, S. E. Mons. Benedetto Tuzia, S. E. Mons. Rodolfo Cetoloni, S. E. Mons. Gino Reali, Fabio Bernardo D’onorio, 100 presbiteri e 13 diaconi della Diocesi.

Il Vescovo commosso dall’accoglienza ricevuta, in un passaggio del suo intervento ha espresso “stupore e sgomento, timore e trepidazione per questa missione così delicata … ma anche fiducia perché Qualcuno provvederà con la Sua grazia”.

Poi rivolgendo un pensiero alla sua nuova diocesi di Civita Castellana, ha aggiunto: “Sento di voler già un sacco di bene a questo popolo che il Papa mi ha affidato, che non conosco, ma che amo anche senza conoscerlo”. Poi, concludendo: “Affido tutto nelle mani della Madonna”.

Sono passati quattro anni da quel giorno e abbiamo avuto modo di vedere il nostro Vescovo all’opera, instancabile, propositivo, tenace, sempre pronto all’ascolto e nel segno dell’unità a essere operatore e costruttore di pace.

Da parte nostra, Clero e fedeli laici, assicuriamo il nostro sostegno e la preghiera al nostro Vescovo, affinché il Signore lo colmi di frutti spirituali per continuare il suo ministero di Pastore in mezzo a noi e con noi.

 Giancarlo Palazzi

 

13/02/2012

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