Le tre campagne dell’Avanti!

da Critica sociale

Le idee guida del ritorno del quotidiano socialista

COSTITUENTE, SOVRANITA’, DOPPIO VOTO AI GIOVANI

di Rino Formica

 

 L’Avanti! è la clessidra che ha segnato il tempo della storia civile e politica del nostro Paese dal 1896.

E come la clessidra ad ogni fine di cicloè stato rovesciato. Ciò è avvenuto in due modi:

a) per capacità autonoma di revisione,

b) per impulso esterno violento.

L’Avanti! nei suoi 115 anni di vita ha saputo cogliere le pulsioni profonde delle spinte popolari che hanno agitato tutto il novecento, secolo di guerre, di rivoluzioni e di radicali trasformazioni democratiche.

L’Avanti! dal 1993 non ha potuto parlare a nome del suo Partito, perchè il suo Partito fu sciolto da una minoranza  sbandata e stanca che subì suggestioni ed interferenze esterne.

Il tempo è passato, ma non è acquapassata.

Il popolo che  l’Avanti! guidò nel secolo di ferro e di fuoco, è ancora in campo non solo per rivendicare nuove conquiste, ma per difendere quelle già garantite dal  movimento organizzato del socialismo.

Noi siamo grati ai compagni di Critica Sociale che hanno saputo tutelare legalmente  la gloriosa testata dell’Avanti!, ma sappiamo anche che i  Partiti della storia socialista del ‘900 non ci sono più o per collasso interno (Psi) o per crollo ideologico (Pci).

E’ questa la ragione che ci spinge a rimettere in campo quel potente strumento di guida e di direzione politica che fu  l’Avanti!, non per offrire ad un mondo inquieto e indifeso, una tavola rotonda di neosofisti o una palestra per la riabilitazione dei reduci mutilati e invecchiati, ma per raccogliere forze di un’area vasta della riflessione e della ribellione sociale e di un campo largo di risorse umane che  temono il ritorno alle barbarie della guerra di tutti controtutti. 

L’Avanti! offre da subito tre temi istituzionali di confronto:

a)     Assemblea Costituente per mettere ordine nel caos istituzionale;

b)     Legge costituzionale per il referendum popolare sui trattati internazionali che introducano limitazioni di sovranità popolare;

c)     Legge costituzionale valida per 10 anni che garantisca ai giovani dai18 ai 40 anni voto doppio nelle elezioni politiche. E’ l’unico patto generazionale possibile ed efficace.

L’Avanti! che noi vogliamo fare (se avrà mezzi e sostegni ) dovrà attrezzarsi, con dottrina e con soluzioni pratiche, a costruire il nuovo Partito di popolo.

Questo Partito non può essere il vecchio Partito che si fa Stato e controlla le energie vitali che la politica non riesce ad esprimere.

Deve essere un Partito di collegamento e di dialettica tra cittadino e Stato. Non un Partito-Stato, ma un Partito nello Stato che sappia vigilare anche su le degenerazioni dello Stato e su le abusive intrusioni di poteri sovranazionali non democratici.

Questi compiti immensi sono affrontabilicon la solitaria forza simbolica di una gloriosa testata? E’ facile rispondere:NO

Ma noi confidiamo nell’effetto valanga.

L’Avanti! come la palla di neve.

 

 

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