‘Trenitalia lascia a piedi gli studenti della Tuscia’ Soppresso in due occasioni consecutive il treno da Orte a Viterbo

25/09/2018 – 07:07

ORTE – Non si placa l’ira dei pendolari che ogni giorno viaggiano ”sui binari” della Tuscia. Questa volta però, le proteste arrivano direttamente dai genitori degli studenti che, per due sabati di fila, si sono visti cancellare senza preavviso il treno regionale che collega Orte a Viterbo.

La Uil Lazio ha deciso così di raccogliere le testimonianze di molte famiglie coinvolte dal caso e infuriate con Trenitalia. ”È un’assurdità – racconta la mamma di uno degli studenti – nessuno ci ha avvisati tra l’altro. I ragazzi sono andati alla stazione regolarmente, come ogni mattina, ma hanno atteso invano, finché esausti sono rientrati a casa e dal sito di Trenitalia abbiamo verificato che è stata soppressa la corsa del sabato. L’unica altra possibilità per raggiungere Viterbo è con il pullman ma il primo passa dopo le 10, pertanto inutile ai fini scolastici”.

Il treno oggetto delle polemiche è quello delle 6:36 che da Orte attraversa i comuni di Attigliano, Sipicciano, Grotte Santo Stefano e Montefiascone per arrivare infine Viterbo. Secondo quanto riportato dalle denunce, da due settimane il treno non passa più di sabato, nonostante la riapertura della scuole. Così i ragazzi sono costretti a fare assenze forzate, poiché nella maggior parte dei casi non ci sono altri mezzi per recarsi a scuola in orario.

‘Ci appelliamo alla Regione – scrive Alberto Civica della Uil Lazio – perché possa intervenire al più presto per garantire ai tantissimi studenti della provincia la regolare frequenza dell’anno scolastico, anche il sabato quando probabilmente l’affluenza dei passeggeri è minore e la necessità degli studenti non coincide con gli interessi di Trenitalia”.

‘Rete degli studenti’ ha diffuso il seguente comunicato:

Decine di studenti sono stati lasciati a piedi a seguito della soppressione della corsa ferroviaria Orte-Viterbo delle 6:36 del sabato. Senza quella corsa, il treno regionale 7568, gli studenti che da Orte dovrebbero arrivare nel capoluogo non avrebbero alcun altro mezzo per raggiungere il luogo delle lezioni se non quello di camminare a piedi per 40 chilometri.

Non permettere agli studenti di raggiungere la propria scuola è una grave violazione del diritto allo studio e pertanto ci batteremo per ripristinare la corsa, aprendo una vertenza con le istituzioni interessate, per risolvere la questione nel più breve tempo possibile.

Il diritto degli studenti a raggiungere il proprio luogo di studio non è un qualcosa su cui poter passare sopra, ma è una necessità fondamentale la cui mancanza lede la libertà di ciascuno di studiare ciò che si desidera. La Rete degli Studenti è e sarà sempre in prima fila per difendere i diritti e le libertà degli studenti contro ogni forma di ingiustizia.

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