Clima: tornano a salire le emissioni di CO2. Greenpeace: agire subito

da helpconsumatori.it

Dopo tre anni di crescita zero le emissioni di CO2 generate da combustibili e industrie tornano a salire. Secondo i dati diffusi oggi dall’ultimo Global Carbon Budget, per il 2017, le emissioni cresceranno del 2%. La Cina sembra essere la principale responsabile del ritorno alla crescita delle emissioni di anidride carbonica: se tra il 2014 e il 2016, le emissioni erano in calo, nell’ultimo anno si stima un aumento del 3,5%. In India le emissioni sono salite del 6% nell’ultimo decennio, ma nel 2017 dovrebbero rallentare.

Tra i fattori che influiscono sull’aumento vi è anche il rallentamento della riduzione delle emissioni in Ue e Stati Uniti. La concentrazione in atmosfera ha raggiunto 403 parti per milione (ppm) nel 2016 e si stima che possa aumentare ancora di 2,5 ppm nel 2017.

Questi dati sono una spinta ad agire ora. Garantire che le emissioni inizino a ridursi è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi”, ha commentato Luca Iacoboni, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.

Questa settimana la COP23 entra nel vivo, con l’arrivo a Bonn dei capi di Stato. “È tempo che i Paesi aumentino le proprie ambizioni, riducano l’uso dei combustibili fossili e incrementino le fonti di energia rinnovabile”, continua Iacoboni.

L’Unione europea, e l’Italia come Stato membro dell’Ue, devono fare di più, e il primo banco di prova sarà il pacchetto di misure denominato “Clean energy for all Europeans”, che è al momento in discussione a Bruxelles, aggiunge Iacoboni. “Sarà un momento decisivo per capire se l’Ue vuole fare sul serio sui cambiamenti climatici o se continuerà a dare soldi pubblici a produzioni inquinanti, come le centrali alimentate a carbone e gas”, conclude.

Tra le note positive, si stima che l’incremento di emissioni in Cina dovrebbe essere temporaneo, anche considerando le nuove politiche sulla qualità dell’aria (e la riduzione degli incentivi al carbone), e la crescita vertiginosa del settore delle rinnovabili. Inoltre le emissioni dell’India dovrebbero far registrare il più piccolo incremento annuo a partire dalla fine del secolo.

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