Giornata dell’alimentazione: Bergoglio, clima tra le cause delle fame

Azioni dell’uomo contro il cambiamento climatico

Una delle cause del cambiamento climatico risiede nell’inquinamento ambientale, provocato in gran parte dai gas che l’uomo con le sue attività scarica nell’ambiente. In questo filmato d’animazione si mostra invece come pochi gesti potrebbero ridurre drasticamente l’inquinamento in primis.

Azioni dell’uomo contro il cambiamento climatico

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Una delle cause del cambiamento climatico risiede nell’inquinamento ambientale, provocato in gran parte dai gas che l’uomo con le sue attività scarica nell’ambiente. In questo filmato d’animazione si mostra invece come pochi gesti potrebbero ridurre drasticamente l’inquinamento in primis.

Oggi 16 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’Alimentazione. Data scelta per celebrare la fondazione della FAO (avvenuta il 16 ottobre 1945) e per ricordare l’importanza che ricopre la lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo. Tema centrale dell’edizione di quest’anno è “Change the future of migration. Invest in food security and rural development” (Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale.).

A sottolineare l’importanza di celebrare la Giornata mondiale dell’Alimentazione alcuni numeri diffusi dalla stessa FAO, che ricordano come la distribuzione di cibo nel mondo sia attualmente tutt’altro che uniforme o equa. A cominciare dal fatto che, come riportato dalla Food and Agriculture Organization of the United Nations, il cibo attualmente prodotto sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione mondiale eppure circa 800 milioni di persone sono sottoposte alla fame. Inoltre il 45% delle morti infantili nel mondo è legato al fenomeno della malnutrizione.

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Altro capitolo fondamentale nella lotta al fame e alla malnutrizione è quello dello spreco alimentare. Sempre secondo dati FAO circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale finisce nella pattumiera, per un equivalente di 1,3 miliardi di tonnellate: un quantitativo utile, secondo l’organizzazione, a sfamare circa 4 volte gli 800 milioni di persone esposte alla fame.

Spreco alimentare che si ripercuote anche sul clima, con la “carbon footprint” (l’impronta di carbonio) equivalente a circa un terzo di quella causata dai combustibili fossili. Sul tema della nutrizione mondiale è intervenuto anche Papa Francesco, tra gli ospiti più attesi in occasione dell’evento principale FAO, in programma oggi a Roma presso la sede principale dell’organizzazione.

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Il Pontefice è intervenuto ricordando come la fame nel mondo non debba essere presentata come una “malattia incurabile”, ma affrontata e combattuta con i mezzi più efficaci. A cominciare dalla lotta alle guerre e ai cambiamenti climatici, tra i maggiori responsabili odierni della malnutrizione. Bergoglio in questo senso ha “bacchettato” il presidente USA Trump, colpevole di aver sottratto gli Stati Uniti a un accordo importante per le sorti dell’umanità. Lo stesso Papa ha concluso infine affermando come:

L’istituzione della FAO è arrivata in un momento di grande insicurezza alimentare, con milioni di persone affamate dalla guerra. L’attualità di oggi deve spingerci a una rinnovata responsabilità, non solo in termini di produzione ma anche di credibilità del sistema internazionale. Non si può accettare il compromesso. Dobbiamo far sì che tutti possano guardare al futuro con speranza, senza illusioni, soprattutto a chi fugge dalle guerre e subisce gli effetti del cambiamento climatico.

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