Avanti verso la civiltà. Lo IUS SOLI è un diritto

AUTOLESIONISTICO INTERROMPERE L’ITER

Avanti con lo Ius soli

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A quanti sostengono che l’approvazione della legge sullo Ius soli rappresenterebbe un cedimento o un incentivo alla minaccia terrorista dobbiamo rispondere con chiarezza: abbiamo il dovere di difendere i diritti dei giovani di origine straniera nati o cresciuti in Italia per le stesse identiche ragioni per cui abbiamo l’obbligo di difendere le libertà civili e politiche del nostro Paese e la sicurezza dei suoi cittadini da quanti – di qualunque etnia, di qualunque religione, a qualunque titolo – attentano selvaggiamente alla vita di cittadini inermi.

Il compito più alto delle istituzioni è la tutela dei diritti umani contro ogni forma di violenza e di discriminazione. Ha fatto dunque benissimo il Presidente Gentiloni a ricordare oggi che la legge sulla cittadinanza è l’altra faccia delle politiche per la sicurezza.

Se interrompessimo, per l’ennesima volta, un accidentato percorso legislativo per il riconoscimento della cittadinanza a centinaia di migliaia di giovani, faremmo un riconoscimento paradossale a quelle poche centinaia di terroristi che in Italia e in Europa minacciano e realizzano attentati suicidi, attribuendo loro la rappresentanza dei milioni di cittadini e residenti di religione islamica, che non è semplicemente intollerabile, ma autolesionistico qualificare come potenziali assassini. Abbiamo tutto il tempo per completare l’iter del provvedimento al Senato.

Se poi le forze politiche che alla Camera hanno votato la legge decidessero di bocciarla al Senato, sarebbe comunque un contributo di chiarezza su un tema decisivo dal punto di vista politico e civile. Non è il momento delle ambiguità, né delle ipocrisie.

Benedetto Della Vedova

Doppia moneta, contraria ai Trattati e al buonsenso

Una doppia moneta è contraria ai Trattati europei: se c’era necessità, oggi lo ha ribadito in modo netto la Commissione Europea commentando informalmente la proposta lanciata da Silvio Berlusconi. Oltre all’impossibilità formale e giuridica, la proposta cozza anche con la razionalità economica. Da un lato, se essa fosse interpretata come il ritorno al regime che abbiamo avuto tra il 1999 e il 2001 (le lire di carta e di moneta circolavano tra gli italiani, ma erano mere frazioni non decimali dell’euro, già in vigore) sarebbe un inutile e costoso maquillage. Se si trattasse di avere una moneta per gli scambi interni (con l’euro che continua a essere usato per esportazioni, importazioni e per le emissioni di titoli di stato), essa finirebbe presto per subire una svalutazione a danno del potere d’acquisto degli italiani. Se infine essa fosse rappresentata dalla emissione di “pagherò” con cui lo Stato paga i debiti della Pa e magari una parte degli stipendi pubblici, altro non sarebbe che una nuova forma di debito pubblico, che farebbe salire vertiginosamente il valore degli interessi sul debito, conducendo il Paese a rapido default. Tanto varrebbe – diciamo provocatoriamente a Berlusconi – evitare tanti pasticci e tanta agonia, uscendo direttamente dall’euro e preparandoci a un futuro stile Argentina 2002. È in fondo la visione di Matteo Salvini, che in questo dimostra ahinoi di essere ormai l’originale di cui Berlusconi pare solo una versione appena temperata.

Piercamillo Falasca

L’intervento di Andrea Mazziotti, tra i promotori di Forza Europa

I provinciali autarchici esistono ovunque, noi combattiamo per un’Europa migliore

“I provinciali autarchici, senza visione e nemici dell’Europa non esistono solo in Italia. Da noi dicono che l’Ue è serva della Merkel, in Germania che Draghi aiuta i Paesi-cicala che buttano i soldi dei contribuenti tedeschi. Noi, come Draghi, combattiamo per un’Europa migliore, convinti che i singoli Stati, senza l’Unione, siano destinati al declino”.
Andrea Mazziotti, tra i promotori di Forza Europa, interviene a proposito dei numerosi ricorsi presentati in Germania contro il quantitative easing e la politica monetaria della BCE.

L’ARTICOLO DI BENEDETTO DELLA VEDOVA PER IL FOGLIO

Cari populisti, ridatemi la Boldrini

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23 e 24 settembre: Forza Europa a Milano

Segnatevi le date e non prendete impegni! Forza Europa si riunirà a Milano il 23 e 24 settembre 2017 per una due giorni di riflessioni, proposte e costruzione. Per una Italia europea.
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