L’archeologia industriale di Ronciglione… in radio!

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di Stefano Foschi

Sembra strano, ma tra archeologia industriale e radio è nato un connubio che si chiama DAIAL: il Diploma Archeologia Industriale nell’Alto Lazio, un progetto che permette di far rivivere i siti di un avvenuto processo industriale e portarli a conoscenza anche fuori i confini nazionali attraverso la comunità di radioamatori italiani ed europei.

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Il progetto del DAIAL è giovanissimo, nato a dicembre 2015 ed iniziato a marzo 2016. Una serie di tappe (per la precisione 8) che per tutto l’anno hanno portato i soci della Sezione Alto Lazio dell’Associazione Radioamatori Italiani, a scovare, grazie al supporto del gruppo di ricerca Archeoind, documentare e soprattutto “portare in aria” ogni sito attraverso tramissioni radio con stazioni campali allestite per 4 ore.

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Strade ferrate, impianti minerari, fabbriche e stabilimenti, opere viarie e villaggi operai sono stati gli obiettivi itineranti

 

La comunità radiamatoriale è solita partecipare a diplomi che commemorano avvenimenti storici oppure riscoprono luoghi e monumenti. Per conseguire questi diplomi è presente un regolamento. Per il Daial si prevede che ogni stazione di radioamatore italiana/estera deve collegare almeno 6 volte la stazione radio della Sezione ARI Alto Lazio che è stata attiva solitamente la seconda domenica di ogni mese con il nominativo radio IQØHL. I dettagli sul sito www.arialtolazio.it

 

La tappa a Ronciglione è stata messa a calendario per il mese di luglio ed è stata la 5^: in precedenza le attività hanno riguardato l’impianto della teleferica dei primi del 1900 che congiungeva lo stabilimento Italcementi di Civitavecchia alla sua cava distante 7 chilometri, la cava Gangalandi di alunite del 1700 ad Allumiere, la stazione di Mole del Mignone della ferrovia Civitavecchia – Orte e la cartiera di Tarquinia.

 

Ronciglione ha rappresentato un’importante centro industriale del centro Italia occidentale già dall’epoca rinascimentale giungendo a noi con importantissime testimonianze su come funzionavano i processi produttivi oramai scomparsi ovunque.

 

Lungo il corso d’acqua del Rio Vicano nacquero infatti importanti opifici come cartiere e ferriere che contribuirono a portare ricchezza e sviluppo a Ronciglione e alle popolazioni circostanti.

 

La scelta della 5^ tappa del DAIAL non poteva assolutamente evitare di raggiungere Ronciglione.

 

Uno dei punti fermi per svolgere l’attività radio dai siti di interesse archeologico-industriale è che la nostra stazione attivatrice (quella che poi tutta la comunità radioamatoriale cercherà di collegare nelle 4 ore) deve posizionarsi in prossimità del luogo interessato. Alle ferriere di Ronciglione, per fare questo, occorreva trasmettere dal fondo dello stretto vallone. Vista la complessità è stato necessario effettuare un sopralluogo già alcune settimane prima.

 

Un fondamentale aiuto è arrivato dal Sig. Raimondo Chiricozzi (storico e autore di vari libri sulle ferriere di Ronciglione) e Dario Mazzalupi (l’unico radioamatore presente a Ronciglione) che ringraziamo infinitamente per averci aiutato a scegliere il punto migliore, situato in una piazzola lungo via delle Cartiere in prossimità del Museo della Vecchia Ferriera, e per averci assistito il giorno dell’attività: domenica 24 luglio 2016.

 

Quel giorno, con un po di preoccupazione per la posizione non proprio ottimale, gli amici della Sezione ARI di Alto Lazio sono a Ronciglione di buon mattino. La stazione radio, operante in onde corte, viene allestita nel giro di pochi minuti, un pochino più di tempo invece è dedicato al posizionamento dell’antenna filare lunga ben 20 metri e fondamentale per la riuscita delle operazioni.

Fin da subito si ascoltano buoni segnali ricevuti. Lo stesso accade per i segnali trasmessi dal fondo del vallone del Rio Vicano che vengono costantemente ricevuti chiaramente in tutta Italia.

 

Uno dei primi collegamenti avviene proprio con Dario che ci segue fin dall’inizio dell’anno in ogni nuova attivazione. Dopo aver ricevuto conferma del contatto radio ci raggiunge nel vallone offrendo biscotti e bevande, molto graditi da tutti gli operatori. Anche Raimondo Chiricozzi è presente ad assistere alle operazioni che si svolgeranno per tutte le 4 ore senza problemi grazie all’operatività di Luigi Chiaretti che metteranno nel carniere circa 130 collegamenti (in gergo QSO), per la maggior parte con radioamatori italiani.

 

Nel corso della mattinata si uniranno al gruppo anche alcuni amici della Sezione A.R.I. di Viterbo.

 

A differenza di altre attivazioni, questa è stata particolarmente interessante per la visita al museo dedicato all’archeologia industriale di Ronciglione, appunto il Museo della Vecchia Ferriera, inaugurato nel dicembre 2015, nella ferriera probabilmente una delle più antiche di Ronciglione e l’ultima a cessare la sua attività venticinque anni fa.

 

La struttura è stata realizzata dal Comune di Ronciglione tramite un bellissimo progetto di recupero di parte dei macchinari originali e con esposizione di manufatti realizzati proprio in questo luogo.

 

Il visitatore è accompagnato lungo il suggestivo percorso museale da una semplice e completa cartellonistica.

Noi abbiamo avuto la fortuna di avere una “guida” d’eccezione: il Sig. Raimondo Chiricozzi che ha studiato a fondo la storia industriale di Ronciglione e che è anche autore, da molti anni, di pubblicazioni, mostre fotografiche ed altre iniziative culturali proprio sulle ferriere. La sua ultima pubblicazione “Il vallone del Rio Vicano, i defizi” è stata data in omaggio a noi radioamatori presenti in questa bella giornata proseguita piacevolmente con il pranzo in un locale con fantastica vista panoramica sul vallone del Rio Vicano.

 

Di sicuro possiamo fin da adesso affermare che torneremo a Ronciglione per scoprire nuovi siti di archeologia industriale e visitare ancora il suo bel museo che deve essere preso ad esempio in altri territori per far conoscere e valorizzare il loro passato industriale.

COPERTINA IL VALLONE DEL RIO VICANO b230 2011.09.16

 

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