L’interrogazione dell’on. Oreste Pastorelli per il lago di Bolsena e la risposta del Ministro dell’Ambiente

Lago Bolsena: Minambiente a Pastorelli (PSI), 2 milioni per interventi nel 2016

Roma, 19 novembre 2015 – “La regione ha previsto un intervento, pari a circa 2 milioni, per la sostituzione delle parti vetuste; per tale operazione si svolgerà una gara con procedura aperta con inizio dei lavori previsto per il mese di aprile 2016 e conclusione degli stessi per novembre 2016”.

Così il ministero dell’Ambiente, risponde all’interrogazione presentata da Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera, in merito alla situazione dei depuratori del lago di Bolsena. “I gravi fattori di inquinamento a cui è sottoposto il lago di Bolsena – sottolineava Pastorelli nell’interrogazione –  mettono a rischio la salute pubblica”. Il parlamentare socialista aveva chiesto al dicastero presieduto da Gian Luca Galletti “quali iniziative intende intraprendere al fine di garantire lo stato di salute” del bacino lacustre. “La rete fognaria e l‘impianto di depurazione siti nel comune di Marta sono stati oggetto di continui investimenti tali da garantire interventi di manutenzione straordinaria”, la risposta del ministero. Inoltre “il buono stato ecologico del lago viene mantenuto anche grazie alla progressiva riduzione della somministrazione di fertilizzanti a base di azoto e fosforo destinati alle colture agricole”.

IN ALLEGATO INTERROGAZIONE E RISPOSTA.

Francesco Glorialanza
Ufficio Stampa On. Pastorelli
Roma – 333 3237221 / 06 67608285

 

 

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06939

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 519 del 11/11/2015

Firmatari

Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) – LIBERALI PER L’ITALIA (PLI)
Data firma: 11/11/2015

 

Commissione assegnataria

Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)

Destinatari

Ministero destinatario:

  • MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/11/2015

Stato iter:

IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06939

presentato da

PASTORELLI Oreste

testo di

Mercoledì 11 novembre 2015, seduta n. 519

PASTORELLI. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
con la sua superficie di 114 chilometri quadrati, il lago di Bolsena è il più grande lago vulcanico d’Europa e il primo assoluto nella regione Lazio. In base all’applicazione delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE – rispettivamente indicate come «direttiva habitat» e «direttiva uccelli» – recepite in Italia dal decreto del Presidente della Repubblica n. 357 dell’8 settembre 1997 e del decreto del Presidente della Repubblica n. 120 del 12 marzo 2003, il lago fa parte dell’elenco dei siti di importanza comunitaria (SIC) e della rete europea di zona di protezione speciale (ZPS) destinate alla conservazione della biodiversità della rete ecologica denominata NATURA 2000. Inoltre, esso è classificato come area sensibile e vulnerabile (direttiva 2000/60/CE, decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152) a causa del lento ricambio delle acque;
purtroppo, da lungo tempo, lo stato di salute del lago di Bolsena desta non poche preoccupazioni;
è noto che la depurazione degli scarichi provenienti dai comuni circumlacuali avviene per il tramite di un collettore di raccolta dei reflui fognari che, unitamente alle 20 stazioni di sollevamento dislocate lungo il tracciato e all’impianto di depurazione ubicato nei pressi del fiume Marta, a circa 3 chilometri dall’incile, sono gestiti dalla società COBALB (comunità bacino lago di Bolsena spa);
l’attuale situazione strutturale, però, del collettore per la raccolta dei reflui e della loro depurazione, è da tempo compromessa. Ciò ha determinato il mal funzionamento dell’intero circuito di sollevamento delle elettropompe delle stazioni del collettore lungo il semi-perimetro del lago il quale ha causato e continua a causare sversamenti di sostanze nocive nel lago;
a questo si deve aggiungere il continuo sversamento nel lago di scarichi fognari civili che ha determinato, secondo le recenti indagini della «Goletta dei Laghi» di Fare Ambiente, un aumento dei fattori inquinanti;
infatti, secondo il rapporto presentato nei giorni scorsi, su un totale di 8 punti analizzati, ben 6 sono risultati critici, precisamente nei comuni di Montefiascone (Foce torrente presso parco giochi), Capodimonte (presso spiaggia in Via Regina Margherita, tra Via dei Pini e Via degli Eucalipti), San Lorenzo Nuovo (Foce del fosso Ponticello e Località Prati Renari), Gradoli (Foce del fosso Cannello), tutti risultati «fortemente inquinati», ovvero che superano del doppio i parametri imposti dai valori limite decisi dalle norme sulle acque interne vigenti in Italia, per presenza di «microrganismi di origine fecale»;
infatti, i parametri indagati dal laboratorio mobile della Goletta dei Laghi sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli, secondo le procedure indicate dal, decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 116) per individuare la presenza di scarichi civili non depurati. Un monitoraggio il cui obiettivo è quello di individuare e denunciare le pressioni inquinanti che gravano sul lago. Si tratta di scarichi il più delle volte provenienti dal territorio circostante attraverso fossi o piccoli corsi d’acqua che sfociano direttamente nel bacino lacustre, come per la maggior parte dei punti monitorati nel lago di Bolsena;
i gravi fattori di inquinamento a cui è sottoposto il lago di Bolsena mettono a rischio la salute pubblica, considerata l’elevata presenza turistica nelle aree prospicienti il lago specialmente durante la stagione estiva –:
quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda intraprendere al fine di garantire lo stato di salute del lago di Bolsena, nel rispetto comunque delle competenze in materia degli altri livelli istituzionali coinvolti, con particolare riferimento all’esigenza di evitare rischi di ulteriori procedure di infrazione da parte dell’Unione europea.
(5-06939)

Classificazione EUROVOC:

EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

zona protetta

protezione dell’ambiente

 

 

 

 

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