ANCHE L’ON. MASSIMILIANO BERNINI HA PRESENTATO UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA FORMAZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE ALLA NONVIOLENZA

Il 5 novembre 2014 l’on. Massimiliano Bernini ha presentato alla Camera dei Deputati un disegno di legge (C. 2706) recante “Norme di principio e di indirizzo per l’istruzione, la formazione e l’aggiornamento del personale delle Forze di polizia” che propone la formazione delle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza.

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La proposta di legge presentata dall’on. Bernini si aggiunge alle altre con la medesima finalità già presentate al Senato e alla Camera.

E precisamente al Senato il disegno di legge n. 1515 recante “Norme di principio e di indirizzo per l’istruzione, la formazione e l’aggiornamento del personale delle Forze di polizia” presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante “Norme per l’inclusione della conoscenza e dell’addestramento all’uso delle risorse della nonviolenza nell’ambito dei percorsi didattici per l’istruzione, la formazione e l’aggiornamento del personale delle forze di polizia” presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante “Norme per l’inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia” presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014. Disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D’Adda, Monica Cirinnà, Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe.

Ed alla Camera la proposta di legge recante “Norme per l’inclusione della conoscenza e dell’addestramento all’uso delle risorse della nonviolenza nell’ambito dei percorsi didattici per l’istruzione, la formazione e l’aggiornamento del personale delle Forze di polizia” (atto Camera 2698) presentata il 4 novembre 2014 dai deputati Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras e Stefano Quaranta.

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Ricordiamo anche che vari altri senatori e deputati hanno già espresso il loro sostegno all’iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza.

E che alcuni mesi fa la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, “affinché i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione”, la documentazione a tal fine predisposta dal “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

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Ricordiamo anche che già nel 2001 fu presentato a tal fine un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D’Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall’attenzione e dall’apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Lucà, Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari, e rimase purtroppo lettera morta.

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L’iniziativa attuale di molti senatori e deputati di diverse forze politiche può e deve trovare esito positivo. Auspichiamo vivamente che altri parlamentari presentino a loro volta disegni di legge al medesimo fine, e che al più presto le proposte di legge siano discusse nelle competenti commissioni parlamentari.

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Scrivevamo lo scorso maggio: “Tutti sanno quanto sia arduo il lavoro delle forze dell’ordine. E quanto rischioso. A maggior ragione occorre che chi lo svolge non sia incline alla violenza, o peggio ancora preda del culto della violenza. Il potere che lo stato delega alle forze di polizia è cruciale: l’esercizio concreto del monopolio della forza. Chi ne dispone deve essere proprio per questo adeguatamente preparato per evitare di abusarne. Formare le forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle fondamentali risorse concettuali e tecniche, analitiche ed operative proprie della nonviolenza è assolutamente decisivo. E necessario. E urgente. Formare le polizie nazionali e le polizie locali alla conoscenza e all’uso della nonviolenza ci sembra indispensabile, per evitare che si ripetano altre tragedie, per garantire i diritti e i doveri di tutti, per promuovere il rispetto della vita e della dignità di ogni persona”.

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E tempo addietro in una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo aver ricordato come nel corso degli anni in varie realtà locali d’Italia – da Milano a Palermo – si siano sperimentate nelle polizie locali e nazionali attività di formazione alla nonviolenza, scrivevamo: “l’esigenza di un atto normativo nazionale che promuova ovvero istituisca per le forze dell’ordine l’acquisizione di una specifica conoscenza teorica e di uno specifico addestramento pratico alla nonviolenza si pone ancor oggi come una ineludibile urgenza. In altri paesi questa formazione degli operatori di polizia alla nonviolenza è una realtà dal secolo scorso. In Italia è una necessità da realizzare al più presto. Valuti il Governo quale sia la forma più adeguata per introdurre questa attività formativa nei percorsi di studio, di formazione e di aggiornamento delle cinque polizie nazionali e delle varie polizie locali; se sia preferibile una legge o un regolamento, se l’atto debba essere promosso con un decreto o con un disegno di legge o sia sufficiente una mera circolare ministeriale; valuti il governo la forma adeguata, ma proceda al più presto: formare le forza dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza è un bisogno non più rinviabile”.

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E successivamente in una lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed alla Presidente della Camera dei Deputati, con cui sollecitavamo il Parlamento a varare un provvedimento legislativo per la formazione delle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza, scrivevamo: “Vi segnaliamo anche come esistano già numerose significative riflessioni ed esperienze sia italiane che internazionali in tale ambito, ed alcune utili pubblicazioni che le documentano (ad esempio il volume del professor Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell’ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007); segnaliamo anche una minima documentazione essenziale… disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei ‘Telegrammi della nonviolenza in cammino’. Sollecitiamo vivamente la vostra attenzione ed il vostro impegno, e l’attenzione e l’impegno di tutti i parlamentari: tanto è evidente l’estrema utilità della formazione di tutti gli operatori delle forze dell’ordine alla conoscenza delle risorse teoriche ed operative della nonviolenza ed il conseguente addestramento all’uso di esse nelle situazioni in cui possono essere di fondamentale importanza per garantire l’incolumità e la sicurezza di tutti”.

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Rinnoviamo l’invito al Parlamento affinché al più presto si addivenga all’approvazione di un provvedimento legislativo la cui utilità è evidente a chiunque.

 

Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani”

 

Viterbo, 13 novembre 2014

 

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, centropaceviterbo@outlook.it, centropaceviterbo@libero.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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