aree industriali in Sardegna e migliaia in altre parti d’Italia!
Secondo il Coordinamento Nazionale Siti Contaminati:
“E’ solo un favore ai vertici militari, si alzano i limiti per l’inquinamento
dei suoli di 100 volte.”
Il Governo Renzi moltiplica le aree industriali del paese, ma l’obiettivo
non è creare occupazione.
Si tratta di mettere sotto al tappeto la contaminazione dei suoli delle
aree militari alzando anche di 100 volte i limiti di legge.
Il decreto 91/2014 pubblicato ieri sulla gazzetta Ufficiale, chiamato
in maniera tragicomica “Ambiente Protetto” dal Ministro Galletti,
è un vero e proprio vergognoso colpo di spugna sullo stato di
contaminazione delle aree militari
del paese. Decine di migliaia di ettari distribuiti in tutto
il paese occupati da poligoni militari, campi di addestramento,
caserme, e in cui sono state svolte per decenni attività che
possono aver liberato sostanze pericolose (si pensi ai
continui brillamenti di cariche nei poligoni)ora vengono
equiparati ad aree industriali per i quali la legge prescrive
soglie di contaminazione molto più alte.
Il decreto prevede, infatti, che nelle aree militari si deve
far riferimento ai limiti della colonna B della tabella relativa
alle soglie di contaminazione dei suoli del decreto Legislativo
152/2006, quella relativa alle aree industriali, e non già alla
colonna A, quella con i limiti per le aree residenziali e a verde.
Per fare un esempio, nelle aree a verde la soglia per il
Cobalto è 20 mg/kg mentre per le aree industriali è 250 mg/kg,
più di 10 volte.
Per la sommatoria dei composti policiclici aromatici
(tra cui diversi tossici e/o cancerogeni) addirittura il limite per
le aree industriali è più alto di 100 volte
(1 mg/kg contro 100 mg/kg).
Il benzene, cancerogeno di prima classe per lo IARC, ha un limite
più alto di venti volte (0,1 mg/kg contro 2 mg/kg). Per il
tetracloroetilene, un altro sospetto cancerogeno e tossico per
il fegato, il limite è 40 volte più alto.
Il tutto in aree che spesso appaiono come ampie zone verdi
coperte da macchia mediterranea e boschi!
Si pensi a Capo teulada e Quirra (Perdasdefogu) in Sardegna
oppure a Monte Romano in Lazio (vasto 5000 ettari!).
Il Decreto di fatto impedirà l’alienazione delle aree militari
a favore di regioni e comuni che li richiedono da tempo per
un loro uso civile perché si prevede che in tal caso si debba
tornare a considerare la tabella A, quella con i limiti più
stringenti.
A quel punto chi sarà così incauto da proporre di spendere
centinaia di milioni di euro per le bonifiche in presenza di
una legge che consente di rispettare la legge con limiti molto
più elevati e senza spendere un euro?
Pubblicato da Comitato Spontaneo
contro gli inceneritori in Capitanata
Etichette: bonifiche giovedì 26 giugno 2014
AFORISMA
Il nostro mondo ha fatto germogliare uno strambo concetto
di sicurezza ed un senso distorto della moralità.
Le armi sono protette come tesori e i bambini sono esposti
all’incenerimento (Our world has sprouted a weird concept
of security and a warped sense of morality.
Weapons are sheltered like treasures and children are
exposed to incineration).
Bertrand RUSSELL, matematico e filosofo.
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Bonifiche nei poligoni, levata di scudi bipartisan contro il decreto
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da ilvelino