Cenerentola «interattiva» negli anni ’50

 da corriere del veneto 

Tutto esaurito al GranTeatro Geox per il musical scritto dall’ex batterista dei Pooh D’Orazio, tra maggiolini rossi e la partecipazione del pubblico

E’ uno spettacolo «interattivo» il musical «Cercasi Cenerentola», scritto dall’ex batterista dei Pooh Stefano D’Orazio con l’amico Saverio Marconi (che è anche il regista) e Stefano Cenc (musiche). Succede infatti che l’imbranato principe azzurro dall’accento toscano interpretato da Paolo Ruffini, che torna in teatro dopo «Colorado» in tv e il film «Fuga di Cervelli», prima di incontrare la bella fanciulla dalla scarpetta di cristallo cerchi anche tra il pubblico la sua sposa. E sabato sera, al Gran Teatro Geox di Padova, le fortunate selezionate sono state Cinzia, una dipendente del Comune di Schio, e la piccola e applauditissima Alessia, 7 anni, che alla fine hanno ricevuto in dono un poster con la foto che ritrae ciascuna di loro in posa col principe. Peggio è andata a una signora scelta invece dopo la fuga di Cenerentola, che purtroppo non è riuscita a indossare la scarpetta, ma è stata comunque protagonista di una gag esilarante. Momenti molto apprezzati dal pubblico in sala (tutto esaurito), coinvolto anche nella votazione della promessa sposa con lo sventolio di «anime bianche» (fazzoletti distribuiti dalle hostess alla platea). Belle le musiche, la scenografia, la voce di Beatrice Baldaccini-Cenerentola, simpatica l’interpretazione della matrigna Laura Di Mauro, che parla come il Frassica della prima ora, originale e vincente l’idea di ambientare la favola negli anni Cinquanta, con la protagonista che corre a palazzo per il gran ballo non in carrozza ma su un maggiolino rosso Volkswagen. Lasciano però a desiderare i dialoghi tra Ruffini e Manuel Frattini, il fidato consigliere del Principe, che nell’ambito di un prodotto così ben costruito e firmato «Compagnia della Rancia» (festeggia i 30 anni di attività) rischiano di sembrare tempi morti, soprattutto nella prima parte del musical.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Michela Nicolussi Moro
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *