CON HANNAH ARENDT RIFLETTERE SULLA SHOAH E LOTTARE CONTRO IL RAZZISMO

In preparazione del Giorno della memoria della Shoah (che ricorre il 27 gennaio, data della liberazione nel 1945 dei superstiti del campo di sterminio di Auschwitz), si è svolto sabato 18 gennaio 2014 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” un incontro di lettura e commento di alcuni testi di Hannah Arendt, la grande pensatrice autrice de Le origini del totalitarismo e de La banalità del male.

L’incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, ciclo iniziato il 17 gennaio con un incontro di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi.

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Hannah Arendt è nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l’ascesa del nazismo la costringe all’esilio, dapprima è profuga in Francia, poi esule in America; è tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualità da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; morì a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l’anno di pubblicazione dell’edizione italiana, ma solo l’anno dell’edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunità, Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunità, Milano; postumo e incompiuto è apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico è Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari è Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilità e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale è la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L’origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d’Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.

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Concludendo l’incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ribadito che la riflessione e la lotta di Hannah Arendt, come il ricordo di tutte le vittime della Shoah e di quanti contro la barbarie nazista si batterono, costituiscono un appello per tutte le persone di volontà buona affinché si impegnino a tener viva quella memoria ed a proseguire quella riflessione e quella lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, contro il razzismo, contro il totalitarismo, contro tutte le uccisioni e le violazioni della dignità umana.

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Le persone partecipanti all’incontro, riaffermando l’impegno a proseguire la lotta in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo che di seguito ancora una volta trascriviamo.

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I. Un appello al parlamento italiano

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia – ed attraverso l’Italia in Europa – in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull’unico pianeta casa comune dell’umanità intera. Vi è una sola umanità e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

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II. Un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri

Egregio signore,

i campi di concentramento costituiscono o no un crimine contro l’umanità? Eppure in Italia vi sono campi di concentramento.

Le deportazioni di perseguitati, riconsegnati nelle mani dei persecutori cui erano sfuggiti, costituiscono o no un crimine contro l’umanità? Eppure l’Italia attua queste deportazioni.

La riduzione in schiavitù costituisce o no un crimine contro l’umanità? Eppure in Italia si consente la riduzione in schiavitù dei lavoratori immigrati, ed anzi lo stato la favoreggia con le sue scellerate misure razziste.

L’imprigionamento di persone che non hanno commesso nulla di male, costituisce o no un crimine contro l’umanità? Eppure in Italia vengono imprigionate persone che non hanno commesso nulla di male, solo perché sono venute nel nostro paese cercando salvezza e futuro in fuga da guerre e dittature, da miseria e fame.

Negare accoglienza ed assistenza a chi ne ha estremo bisogno per salvare la propria vita, costituisce o no un crimine contro l’umanità? Eppure in Italia anche questo accade.

La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedeltà, all’articolo 2 dichiara che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”. Perché lei consente che quei diritti siano invece violati?

La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedeltà, all’articolo 10 dichiara che “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica”. Perché lei consente che quel diritto sia invece violato?

Governi scellerati negli scorsi anni e decenni hanno imposto nel nostro paese misure razziste criminali e criminogene, in flagrante conflitto con la Costituzione della Repubblica Italiana, democratica ed antifascista. Perché lei non si adopera per la loro immediata abolizione?

Egregio signore,

il governo che lei presiede può e deve finalmente abrogare le criminali antileggi razziste; può e deve tornare al rispetto della legalità costituzionale e dei diritti umani; può e deve attuare i principi stabiliti nella Dichiarazione universale dei diritti umani; può e deve restituire riconoscimento e rispetto ad innumerevoli esseri umani. Perché non lo fa? Si adoperi finalmente, immediatamente, per questo.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.
Vi è una sola umanità.

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III. Un appello alla Presidente della Camera dei Deputati

Gentilissima Presidente della Camera dei Deputati,

avendo apprezzato la sua pregressa attività presso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, vorremmo sollecitare il suo impegno.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinché siano aboliti in Italia i campi di concentramento per i migranti.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinché siano abolite le deportazioni dei migranti.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinché sia abolito l’insensato, criminale e criminogeno “reato di clandestinità”.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinché siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano la riduzione in schiavitù.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinché siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano i poteri criminali.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinché siano abolite tutte le scellerate misure razziste che negano i diritti sanciti dagli articoli 2 e 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Vorremmo sollecitare il suo impegno, e l’impegno dell’intero Parlamento, affinché l’Italia torni al rispetto della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Confidiamo nella sua attenzione.

 

Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

 

Viterbo, 18 gennaio 2014

 

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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