MARTELLI (PSI): «L’ACCORDO CON IL PD? E’ IL MIGLIOR RISULTATO POSSIBILE. UNA VOLTA IN PARLAMENTO BISOGNA PENSARE AL TEMA DELLO SVILUPPO»

da avantionline

Pubblicato il 15-01-2013

 

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Claudio Martelli-intervista

Dopo l’annuncio dei giorni scorsi, quella di oggi sarà la giornata della firma ufficiale da parte dei due segretari Nencini e Bersani dell’accordo politico siglato tra Psi e Pd in vista della prossima tornata elettorale. Un accordo dal valore storico, che premia la linea del segretario socialista Nencini nel riportare, viste le coalizioni in campo, il Partito socialista nuovamente in parlamento. Un “apparentamento” che garantirà comunque ai socialisti piena autonomia attraverso un “patto di consultazione” e di portare avanti le proprie battaglie sulla scorta dei valori e principi fondanti del partito. Ad analizzare con l’Avanti! il “risultato” di Nencini è lo storico dirigente del Psi Claudio Martelli, che ha puntualizzato i temi chiave sui quali il Psi nel prossimo governo di centrosinistra dovrà puntare: rimettere in moto il meccanismo di sviluppo, riforma delle istituzioni dello Stato e della politica, riforma della giustizia, scarcerazione per i detenuti in attesa di giudizio e la depenalizzazione dei crimini meno gravi.

Martelli, l’accordo politico siglato dal segretario Nencini con il Pd potrebbe rappresentare il raggiungere un importante traguardo: riportare il Psi in parlamento.

Nelle condizioni date sembra si sia ottenuto il miglior risultato possibile: l’accordo è dettagliato, dignitoso e sembra promettere il ritorno dei socialisti in Parlamento. Il vero giudice sarà il risultato. Faccio i miei auguri a Riccardo Nencini e a tutti i socialisti.

A conferma della sua serietà, l’accordo col Pd prevede la stipula di «un patto di consultazione tra Pd e Psi sulle questioni più spinose che di volta in volta si presenteranno all’esame delle Camere» e dunque il riconoscimento dell’autonomia organizzativa e politica del Partito socialista. Altro segnale importante?

Prima di tutto, penso che il nostro obiettivo sia quello di allargare l’influenza socialista nel partito democratico e in tutta la sinistra. Il problema del futuro non è quello di avere garanzie di maggiore autonomia.

Quale sarà il valore aggiunto che i socialisti in Parlamento potranno offrire al prossimo governo?

Un presidio socialista in un Parlamento che si annuncia frammentato sarà tanto più importante quanto più si caratterizzerà su alcuni temi fondamentali. Dopo Monti bisogna scoraggiare l’idea di un governo delle sinistre indaffarato a discutere una nuova diversa lista della spesa quando il problema è quello di rimettere in moto il meccanismo di sviluppo e dunque la crescita.

E quali altre dovrebbero essere le principali criticità del Paese che il prossimo governo dovrebbe affrontare?

Bisogna riporre mano all’idea di una grande riforma delle istituzioni dello Stato e della politica. Bisogna riprendere la battaglia sulla riforma della giustizia senza escludere l’ipotesi di una amnistia per i reati minori, la scarcerazione per i detenuti in attesa di giudizio e la depenalizzazione dei crimini meno gravi.

Lucio Filipponio

 
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