TERME A VITERBO: LE LACRIME DI COCCODRILLO DEL CETO POLITICO

Dal 2007 la gran parte del ceto politico viterbese, trainata da una lobby speculativa di estrema destra, ha operato col fine di distruggere la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame con lo scellerato progetto di realizzarvi un nocivo, distruttivo, insensato ed illegale mega-aeroporto.

Con cio’ di fatto operando per distruggere il termalismo. Quando poi gli stessi gentiluomini piangono lacrime di coccodrillo sulla mancata valorizzazione del termalismo viterbese, ebbene, loro e’ la colpa, poiche’ loro in questi anni hanno operato non per difenderlo e promuoverlo, ma per distruggerlo.

Se dal 2007 ad oggi chi ha governato e governa Comune, Provincia, Regione e Stato avesse operato in favore del termalismo invece che congiurato per la sua distruzione favoreggiando il dissennato ed illecito progetto del mega-aeroporto, la situazione oggi sarebbe ben diversa.

E se quella criminale, irreversibile devastazione di preziosi beni termali, archeologici e naturalistici non e’ stata compiuta, e quindi vi e’ ancora oggi la possibilita’ di difendere e valorizzare il Bullicame e il termalismo viterbese, e’ solo perche’ tanti cittadini onesti e ragionevoli si sono opposti allo sciagurato piano del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, e la loro giusta lotta ha impedito la realizzazione di quell’opera tossica ed ecocida.

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E varra’ quindi la pena di ripetere una volta ancora cio’ che dal 2007 tante volte abbiamo ripetuto ma che evidentemente la quasi totalita’ del ceto poltiico viterbese non ha voluto mai ascoltare: ovvero che la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame avrebbe come inevitabili immediate e disastrose conseguenze: a) lo scempio dell’area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell’agricoltura della zona circostante; c) l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita’ della vita della popolazione locale (l’area e’ peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta’); e) il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio gia’ gravato da pesanti servitu’; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

L’area del Bullicame va tutelata nel modo piu’ adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d’ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

E nell’ambito della mobilita’ la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita’ adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell’Alto Lazio.

 

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

 

Viterbo, 2 maggio 2012

 

Per informazioni e contatti: e-mail: info@coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org, recapito postale: c/o Centro di ricerca per la pace, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo

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