Mostra a Milano al museo del Risorgimento Avanti della Domenica, una fucina di grandi talenti

www.avantidelladomenica.it
N.7 del 26 febbraio 2012

In un’Italia borghese e progressista, in cui popolavano la scena culturale nomi del calibro di Edmondo De Amicis, Margherita Sarfatti, Gabriele D’Annunzio e Umberto Boccioni, il quotidiano “Avanti!” creò “Avanti della Domenica”, un supplemento culturale con una grafica innovativa e accattivante. La rivista, diretta dal giovane Vittorio Piva, nonostante la sua breve vita (1903-1907), fu un faro di avanguardia e sperimentazione, ponendosi in diretta concorrenza con la “Domenica del Corriere”

Per la prima volta a Milano una mostra sull’“Avanti della Domenica”, tra il 1903 e il 1907.
Siamo in quel primo decennio del Novecento che coincide con l’epoca giolittiana: la belle époque di un’“Italietta” borghese e progressista, che fu protagonista di grandi conquiste economiche e sociali, e conobbe il primo autentico incremento del benessere collettivo. 
La mostra, curata da Paolo Bolpagni (già autore del libro ‘L’arte nell’“Avanti della Domenica” 1903-1907’, pubblicato dall’editore Mazzotta nel 2008) al Museo del Risorgimento, ripercorre la breve, ma vivacissima esistenza della rivista attraverso quaranta copertine, scelte fra le più rappresentative e originali: tra illustrazioni liberty, disegni satirici, caricature, anticipazioni futuriste, opere vicine al tardo Naturalismo o al Simbolismo, esempi di “arte sociale”. 
“Questa è la prima mostra – ha spiegato Bolpagni – dedicata a Milano a una rivista illustrata che fu tra le più interessanti e innovative del primo Novecento”.A colpire in particolare il livello delle firme che scrivevano e illustravano il giornale diretto dal ventottenne Vittorio Piva. “L’Avanti della Domenica fu una fucina di grandi talenti, sia letterari sia artistici. Sulla rivista scrivevano Margherita Sarfatti, Gabriele d’Annunzio, Edmondo de Amicis. E le copertine originali ogni domenica erano disegnate da un artista diverso: Umberto Boccioni, Gino Severini, Mario Sironi diciannovenne”.
Inevitabile per Bolpagni, storico dell’arte, fare un confronto con l’attuale stato della stampa periodica: “L’attenzione, l’originalità e l’inventiva nel campo della grafica erano elevatissime in confronto alla povertà d’idee che oggi vediamo tanto spesso”. 
Nella sua varietà e apertura d’interessi, l’“Avanti della Domenica” fu capace di competere alla pari con le migliori espressioni della grafica europea d’inizio secolo, dalla bavarese “Jugend” alla francese “Assiette au Beurre”: l’affermazione di una via tipicamente italiana all’illustrazione belle époque. 
I numeri dell’“Avanti della Domenica” sono stati prestati dalla Fondazione Anna Kuliscioff di Milano, presieduta da Walter Galbusera, che dispone della più completa collezione del settimanale. Completano l’esposizione altri documenti e giornali dell’epoca. 
La mostra è accompagnata dal libro Arte, socialità, politica. Articoli dell’“Avanti della Domenica” 1903-1907 di Paolo Bolpagni (edizione Fondazione Anna Kuliscioff – EDIFIS).
 

martedì 21 febbraio 2012

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