Il Carnevale va ricostruito dalle fondamenta

Il Carnevale va ricostruito dalle fondamenta

Ronciglione – Lettere al direttore – Scrive Fernando Nobili

mi permetto di inviarLe alcune riflessioni sul Carnevale di Ronciglione.

Premesso che non è sicuramente una bazzecola organizzare il Carnevale di Ronciglione, da sempre considerato il simbolo, il top delle manifestazioni carnevalesche del Lazio e non solo;

premesso che dobbiamo comunque ringraziare chi fino a oggi ha sottratto il proprio tempo libero alla propria attività e alla propria famiglia per dedicarsi, nel bene e nel male, all’’organizzazione del Carnevale;

non credo di sbagliare di molto se affermo che la maggioranza dei ronciglionesi si augurano che l’’edizione 2012 sia l’’ultima di un ciclo e che già l’’edizione 2013 inauguri un nuovo modo di pensare e di agire.

Il Carnevale di Ronciglione va visto sotto due aspetti, entrambi importantissimi: sotto l’’aspetto di conservazione di una delle più antiche tradizioni della società ronciglionese (ne è la testimonianza più evidente il fatto che ancora “sfilano” persone novantenni”) che fortunatamente e intelligentemente viene “seminata” tra i bambini delle scuole materne, elementari e medie e sotto l’aspetto di prodotto turistico.

Visto che da alcuni decenni dirigo il servizio turismo della Provincia di Viterbo mi permetto, da ronciglionese acquisito ormai da 37 anni, di fare alcune riflessioni sotto l’aspetto turistico che spero possano essere utili per una riqualificazione dell’’importante manifestazione in modo che possa ritornare a essere la meta preferita soprattutto dei romani.

Perché vorrei partire proprio da questo: in questi ultimi anni tanti paesi della provincia di Viterbo hanno cominciato o ricominciato a organizzare il proprio Carnevale per cui è cresciuta la lista dei competitors.

Allora cosa possiamo fare per evitare che i visitatori scelgano un altro paese piuttosto che Ronciglione? Immaginate che il turismo sia un grande mercato con tante bancarelle che mettono in mostra articoli spesso simili ma di qualità diversa e/o dai costi diversi. Così sono oggi i Carnevali della Tuscia.

Per tornare a far scegliere quello di Ronciglione dobbiamo fare in modo che il nostro prodotto sia migliore di quello degli altri riguardo la qualità non solo delle mascherate e dei carri ma anche dell’’organizzazione generale, dei servizi complementari, dell’’accoglienza, ecc. Tutto questo non può più essere affidato alla buona volontà di Tizio o di Caio. Bisogna essere professionali.

Faccio un esempio: il Corso di Gala di Ronciglione credo non abbia pari in fatto di bellezza ed eleganza ma manca completamente in organizzazione e coreografia. Magari vediamo due mascherate una appiccicata all’’altra poi per aspettare la successiva magari aspettiamo dieci minuti con il percorso vuoto. Un’altra cosa che non sopporto, vi prego di perdonarmi, sono quelle persone che si mettono in mezzo alle mascherate per fare le foto o le riprese video con il risultato di impedire una foto da una finestra o semplicemente da oltre le corde.

Sono banali esempi ma che rendono evidente la necessità di fare un salto di qualità.

Il Carnevale di Ronciglione può e deve essere ricostruito dalle fondamenta.

L’’amministrazione comunale che uscirà vincitrice delle consultazioni elettorali della ormai prossima primavera, qualunque essa sia, deve iniziare subito questa opera di rifondazione cominciando dalla scelta di un calendario delle iniziative che ovviamente potrà variare se ci saranno o no le corse a vuoto ma che a mio modesto parere dovrà vedere concentrate le iniziative più significative nelle giornate del sabato e della domenica fin dalla mattina in modo che i turisti possano gustare anche la qualità della cucina ronciglionese.

Credo sia opportuna una assemblea pubblica dove ogni cittadino potrà esprimere la propria opinione, il proprio suggerimento e credo sia opportuno ascoltare le proposte dei giovani che in tante cose sono molto più bravi di noi. Guardate quello che riescono a fare spontaneamente e volontariamente nel cosiddetto Carnevale della Notte: è qualcosa di meravigliosamente incredibile quello che riescono a inventarsi.

Non disperdiamo questo prezioso patrimonio.

Fernando Nobili

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