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BAGNOREGIO – Arsenico nell’acqua: un primo passo è stato fatto. Ma a questo, ne seguiranno altri due.
La Regione Lazio ha finanziato il sito, già appaltato, di Fonte di Capita del Comune di Bagnoregio che servirà il territorio di Vetriolo e di Castel Cellesi. Questo intervento è inserito nel programma di azione regionale finalizzato a rientrare nei limiti di arsenico nell’acqua, consentiti dalla legge, entro la fine del 2012. Sabato scorso, da parte dell’amministrazione, è stato deliberato in giunta di procedere, con proprie risorse, anche per gli altri due dearsenificatori, restando in attesa che l’Ato dia il nullaosta al più presto.
A darne notizia è il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti.
“Si tratta – spiega il sindaco Bigiotti – di due impianti che il Comune di Bagnoregio realizzerà, a proprie spese, e che contribuiranno alla potabilizzazione delle acque: fonti del Pidocchio e di Campolungo”.
L’ultima decisione da parte della Commissione europea, dopo una serie di deroghe precedenti, ha stabilito che il tetto massimo di concentrazione di arsenico nell’acqua non deve superare in alcun modo i 20 mcg/l. Una deroga comunque temporanea, che non andrà oltre il 31 dicembre di quest’anno, da quel giorno il limite massimo sarà di 10 mcg/l.
“E’ dovere dell’amministrazione – spiega il sindaco Francesco Bigiotti – mettere in campo tutti gli strumenti necessari per fronteggiare l’emergenza arsenico e tutelare la salute del cittadino. Con il primo intervento, per opera della Regione Lazio, si andrà a garantire la potabilizzazione dell’acqua nel territorio di Castel Cellesi e Vetriolo. Noi, come amministrazione comunale, inoltre, ci adopereremo anche per la copertura della zona del Pidocchio e Campolungo, in modo da garantire una potabilizzazione totale ed efficace delle acque dell’intero territorio comunale”.
20/02/2012