Rio, carnevale a rischio

Poliziotti e pompieri in sciopero, poi revocato. Atteso anche Battisti.

Uno dei famosi carri durante la sfilate del carnevale verdeoro per le strade di Rio de Janeiro.











Uno dei famosi carri durante la sfilate del carnevale verdeoro per le strade di Rio de Janeiro.

I carri stanno arrivando, la festa sta per iniziare. Corsa contro il tempo a Rio de Janeiro, per assicurare il regolare svolgimento del carnevale più famoso del mondo quando mancano pochi giorni all’inizio ufficiale dell’evento, con l’apertura delle sfilate delle scuole di samba nella passerella del ‘Marques de Sapucai’: in attesa di una possibile soluzione pacifica con i poliziotti militari, civili e i pompieri dello Stato, in sciopero venerdì 10 febbraio su esempio dei colleghi di Bahia, i vertici delle tre corporazioni hanno deciso di passare alle maniere forti.
FORZE SPECIALI IN STRADA. Durante tutta la giornata, vari agenti in rivolta sono stati arrestati e le strade sono state presidiate dalle forze speciali (normalmente impiegate per operazioni di alto rischio), proprio per convincere la popolazione e i turisti che la situazione, nonostante i disagi, è sotto controllo. Il clima di insicurezza generale, però, in mattinata aveva costretto il tradizionale gruppo allegorico ‘Cordao do Bola Preta’ a disdire la propria sfilata, prevista in serata, e che darebbe il via al carnevale di strada carioca.
ATTESO ANCHE BATTISTI. Più tardi, il blocco ha fatto dietrofront, dopo aver ricevuto garanzie di regolare pattugliamento all’evento da parte delle forze dell’ordine. Tra le oltre 400 mila persone attese nelle vie del centro di Rio, potrebbe esserci anche l’ex terrorista Cesare Battisti, invitato a partecipare alla notte di ‘follia’ da uno dei direttori dell’agglomerato carnevalesco.
IN MANETTE I RIVOLTOSI. Nella ‘cidade maravilhosa’, le autorità hanno fatto di tutto per soffocare sul nascere i tumulti. Nove degli 11 poliziotti indentificati come leader dell’agitazione sono già finiti in manette, mentre una sessantina di agenti sono stati arrestati per ‘insubordinazione’ dopo essersi rifiutati di lavorare.
DISORDINI IN PERIFERIA. Da quando è stato indetto lo sciopero, sempre venerdì 10 febbraio, sono stati già segnalati focolai di disordine, soprattutto alla periferia della metropoli, dove si sono verificate sparatorie contro alcune agenzie bancarie e auto della polizia. Mentre i governatori di altre regioni temono ancora che l’agitazione possa estendersi a macchia d’olio nel Paese, a Bahia è iniziato il balletto delle cifre: secondo il comandante della forza militare dello Stato Nord orientale Alfredo Castro, l’85% degli agenti è già tornato in servizio. Un dato smentito dai diretti interessati, che hanno proseguito a oltranza l’agitazione, iniziata il 31 gennaio scorso.
 

Venerdì, 10 Febbraio 2012

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