QUOQUE TU LEGA TRADISCI COSENTINO

 http://www.avantionline.it/09/01/2012/foto-editoriale/la-lega-tira-il-collo-a-cosentino 

Dopo Alfonso Papa, Nicola Cosentino potrebbe essere il secondo parlamentare a finire in carcere nella storia della Repubblica. Nel vertice di ieri sera in via Bellerio, a Milano, la Lega Nord ha infatti deciso che i suoi due parlamentari in giunta per le autorizzazioni a procedere voteranno sì alla richiesta di arresto per il parlamentare Pdl, accusato dai giudici di Napoli di aver favorito gli affari del clan dei Casalesi.

TANZANIA – Ma cos’è che ha convinto la segreteria del Carroccio, che fino a ieri sembrava divisa sulla questione? Difficile credere che lo scoop del Secolo XIX non abbia influito. La Lega investe i suoi soldi all’estero. Ha speso oltre 1milione di euro per acquistare corone norvegesi, 1,2 milioni li ha investiti a Cipro e ben 4,5milioni, udite udite, in Tanzania. Letta la notizia, i militanti del Carroccio hanno subito guardato il calendario e, constatato che il primo aprile è ancora lontano, si sono fatti venire l’ennesimo mal di pancia. Lo scoop è stato pubblicato dalSecolo XIX e ripreso ieri da tutti gli organi di informazione, mettendo a dura prova i nervi della cosiddetta “base” leghista.

Lo sa bene Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Milano, che ha cercato di interpretarne i malumori e sedarli. «Ci sono diverse sezioni che chiedono 100 euro ai militanti per poter pagare l’affitto a fine mese – si è sfogato Salvini – La Padania, il nostro quotidiano, versa in difficoltà economiche che tutti conoscono. E poi leggiamo della Tanzania. Spero, per rispetto dei militanti, che ci sarà una spiegazione per ogni quattrino speso».

COSENTINO – Una brutta tegola per il partito del Senatur, che da quando ha scaricato l’alleato Berlusconi stava riconquistando popolarità fra i sostenitori. Sapere che i rimborsi elettorali vengano utilizzati per speculazioni finanziarie all’estero non mette certo il popolo leghista di buon umore. Come rimediare? E’ una domanda che si saranno posti i dirigenti del Carroccio riuniti ieri sera a via Bellerio. La risposta era probabilmente obbligata: votare a favore dell’autorizzazione all’arresto di Nicola Cosentino. E pensare che ieri mattina le dichiarazioni di Luca Paolini, componente leghista nella giunta per le Autorizzazioni a procedere, facevano pensare a tutt’altro comportamento da parte del Carroccio.

Infatti, Paolini tendeva a minimizzare la posizione del collega del Pdl parlando di «quadro accusatorio piuttosto fragile» nei confronti di Cosentino. Evidentemente, la diffusione delle notizie sugli investimenti esteri del Carroccio deve aver cambiato le carte in tavola, tanto da costringere anche Bossi, che proprio non avrebbe voluto dare questo dispiacere all’amico Silvio Berlusconi, ad attestarsi sulle posizioni di Roberto Maroni, il quale invece avrebbe volentieri concesso l’autorizzazione all’arresto già il 21 dicembre.

Nicola Bandini 

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