Comitato no bio-gas Soriano: 31 domande in attesa di risposte

4 settembre 2012 – 10:46 da ontuscia

 

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SORIANO NEL CIMINO – (c) “Il “Comitato no bio-gas, per la difesa del territorio e dei cittadini”, istituitosi in data 30/08/2012, si è riunito a S. Eutizio il 2/09/2012. Nel corso dell’incontro è stato aperto un dibattito sulle conseguenze nefaste, derivanti dall’ eventuale costruzione di una centrale bio-gas a S. Eutizio.

 

La discussione è stata caratterizzata da una partecipazione attenta ed informata, in cui il senso civico e la responsabilità per la biosfera hanno superato ogni colore politico.

 

Nel corso di questo scambio di opinioni ed informazioni, si è manifestata l’esigenza comune di ottenere risposte a tutti gli interrogativi riguardanti questioni su cui l’Amministrazione non si è ancora pronunciata in modo chiaro ed ufficiale.

 

Per questo i membri del comitato hanno deciso di stilare un elenco di domande da presentare ufficialmente al Sindaco, che possa servire anche da “linea guida” per tutti i cittadini, che, in quanto tali, hanno diritto di essere in possesso delle informazioni necessarie per giudicare la correttezza del progetto, l’impatto ambientale dell’impianto e le conseguenze della sua realizzazione. Si riporta in calce l’elenco delle domande, come protocollato e presentato in comune.

 

PROGETTO CENTRALE A BIOGAS

 

1 – Perché a Soriano e non in un’altro comune limitrofo che partecipa al consorzio?

 

2 – Nell’articolo pubblicato su TusciaWeb in data 31 Agosto, Lei Sindaco ha dichiarato che la zona di Sant’Eutizio è stata individuata a seguito di “un’analisi vincolistica effettuata anche in altri siti”. Esiste traccia documentale di tale analisi? E quali sono i requisiti ambientali richiesti?

 

3 – Il comune di Soriano è proprietario di altri terreni?

 

4 – Non sono disponibili zone industriali con collegamenti stradali già pronti?

 

5 – Potrebbero essere pubblicati i dati sulle potenzialità di conferimento dei materiali da fermentare per i vari comuni coinvolti nel progetto?

 

6 – Soriano con quante tonnellate di materiale potrà partecipare alle 25.000 tonnellate globali necessarie?

 

6 bis – In base alla “Comunicazione Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione” dell’anno 2011 risulta che il Comune di Soriano abbia prodotto circa 700 tonnellate di rifiuti biodegradabili, come può questo dato giustificare la costruzione di un impianto di tale portata?

 

7 – Se il Consorzio non arriva a produrre 25.000 tonnellate di rifiuto umido si dovrà chiedere spazzatura anche fuori della Provincia di Viterbo?

 

8 – Quante tonnellate di mais saranno necessarie per far funzionare la Centrale e quanti corrispondenti ettari di terreno per la produzione dello stesso?

 

9 – Lei Sindaco, è a conoscenza che per le 18 morti in Germania nel 2011 a causa di batteri Escherichia Coli sono state messe sotto osservazione da alcuni studiosi le centrali a biogas e i suoi sottoprodotti da distribuire come concime?

 

10 – Lei Sindaco, è a conoscenza che la Regione Emilia-Romagna ha vietato in alcuni Comuni le centrali a biogas per problemi connessi con la produzione del Parmigiano Reggiano?

 

11 – Lei Sindaco, è a conoscenza che intorno a centrali già realizzate in Italia i cittadini spesso hanno disagi con le esalazioni a causa dei filtri che non vengono sottoposti ad adeguata manutenzione? (vd. Sindaco Fabbri di Ferrara)

 

12 – I gas di scarico della ciminiera sono totalmente esenti da emissioni di sostanze nocive, dannose per la salute umana e delle coltivazioni?

 

13 – Se la sterilizzazione a 70 gradi per 60 minuti del fermentato in uscita ha qualche problema o non è fatta a regola d’arte è vero che non vengono uccisi tutti i batteri altamente pericolosi che si formano durante il processo di digestione anaerobica (vedi batteri solforiduttori, botulini, clostridi etc.)?

 

13 bis – Considerato che si sono verificate delle esplosioni per malfunzionamento (vd. Mantova), in queste situazioni esiste il pericolo di diffusione batterica dannosa per la salute?

 

14 – È stato fatto un esame approfondito della quantità di emissioni inquinanti legate al transito massiccio di camion per la conduzione dei rifiuti e al conseguente impatto per la salute dei cittadini?

 

15 – Quanta superficie occuperà una centrale a biogas e quale sarà l’altezza del capannone principale?

 

16 – Quanti dipendenti occuperà a regime la Centrale?

 

17 – Questi dipendenti saranno di Soriano?

 

18 – Vista la proliferazione di progetti di impianti a biomassa e biogas nella provincia di Viterbo e limitrofe, sono stati considerati gli effetti cumulativi dei suddetti impianti, i quali, pur insistendo in giurisdizioni locali diverse, sono di fatto collocati in un territorio ridotto estensivamente?

 

19 – È stata fatta un’approfondita valutazione del rapporto costi/benefici anche in prospettiva decennale e della stessa esiste un rapporto scritto consultabile?

 

20 – Sono stati valutati i danni arrecati a terzi nei loro diritti non disponibili: a) diritto di proprietà, svalutazione dei beni e degli investimenti posti a ridosso dei realizzandi impianti; b) diritto alla salute e principio di precauzione?

 

21 – Quali garanzie fideiussorie o di altro idoneo tipo saranno richieste per garantire la corrispondenza alle prescrizioni tecniche e progettuali – soprattutto in ambito ambientale – e la coerenza con gli impegni assunti per quanto attiene la tipologia di materiali da utilizzare e l’area per gli approvvigionamenti?

 

22 – Quali precauzioni saranno adottate per garantire la continuità dell’attività negli anni prospettati e per il successivo smantellamento dell’impianto al fine di evitare speculazioni di tipo edilizio o abbandono di relitti produttivi in un’area di particolare interesse paesaggistico ed ambientale?

 

23 – Quali garanzie saranno prescritte per evitare la possibile successiva trasformazione dell’impianto per attività più inquinanti come termovalorizzatori, inceneritori e simili?

 

24 – E’ stata valutata la possibilità che gli effetti cumulativi delle diverse discariche situate nella zona della Centrale possano caratterizzarla in futuro come zona AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale)?

 

25 – In un’area che, per sua stessa ammissione, ha già riportato l’inquinamento delle falde acquifere con sostanze quali il piombo (proveniente dalla ex discarica comunale) è legalmente possibile posizionare un impianto a Biogas?

 

26 – Si è valutata la compatibilità tra la Centrale e la cosiddetta Cava dei Veleni, poste a circa 500 metri di distanza l’una dall’altra, dove già vengono prodotti biogas a cielo aperto? Considerando anche il caso dell’esplosione avvenuta in una villetta posta a poche centinaia di metri da una cava riempita con medesimi scarti di cartiera in Emilia-Romagna.

 

27 – Quali sono i criteri con cui è stato valutato l’impatto ambientale della Centrale? In un’area connotata da campagna e bosco, senza strade asfaltate e una densità di traffico ridotta ai minimi termini, come può una Centrale da oltre 10 milioni di euro con il relativo passaggio di camion e la necessaria costruzione di strade asfaltate, non provocare impatto ambientale?

 

28 – Qual è la distanza minima prevista per legge tra una Centrale a biogas e le abitazioni, e tra la Centrale a biogas e i campi coltivati?

 

29 – Esiste un esame approfondito sui rapporti di compatibilità tra Centrale a Biogas e coltivazione di nocciole e castagne, tra le principali fonti di reddito per chi vive in questo Comune?

 

30 – Cosa può accadere alla cittadinanza limitrofa in caso di terremoto? Sono state fatte le verifiche geologiche?

 

31 – Perché, se i dati resi pubblici da Terna ci informano del fatto che la potenza elettrica installata in Italia, calcolata nel 2011, ha raggiunto i 118.443 MW ed il picco di domanda, sempre nello stesso periodo, è risultato pari a 56.474 MW, il Comune di Soriano avverte l’esigenza primaria di produrre energia elettrica?”

 

Il Comitato No Biogas – Per la difesa del territorio e dei cittadini

 

 
 
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