Città più affollate, meno spazio per vivere nelle abitazioni. Un binomio indissociabile ormai. Più i centri urbani sono grandi, minore è la dimensione degli appartamenti. E se di soluzioni salvaspazioce ne sono ormai tante, sarebbe necessario invece un appartamento in grado di modificarsi in base alle esigenze di chi vi abita. Uno spazio apparentemente molto piccolo invece di essere suddiviso in varie stanze può invece cambiare all’occorrenza, con un clic.
Condensando tutto in un’unica area, i progettisti hanno scoperto che potevano fornire circa 100 metri quadrati di spazio abitabile in un appartamento grande la metà. Una sorta di struttura modulare che si riorganizza premendo un pulsante.
Come? Le pareti sono flessibili e scivolano lungo i solchi creati nel pavimento, alimentati da un motore al di sotto di esso. Le pareti possono anche essere spostate manualmente per dare vita ad un altra stanza. Flettendosi inoltre, si trasformano in mobili, tavoli e sedie. Ogni parete è realizzata in polipropilene, un materiale abbastanza flessibile da piegarsi senza danneggiarsi, ma anche abbastanza forte da sostenere qualcuno seduto o sdraiato su di esso.
Ecco alcune immagini:
“Come con un coltellino svizzero, vengono fuori solo le forme desiderate mentre le altre restano nelle pareti esistenti. Pertanto, è possibile un’elevata varietà di configurazioni spaziali, creando solo gli spazi che sono necessari in un determinato momento” spiega il team di Hyperbody. “Le camere da letto non sono necessarie durante il giorno e possono essere trasformate in uno spazio di lavoro o in un ampio soggiorno. L’appartamento pop-up permette di vivere in un continuo cambiamento di spazio, in tempo reale, su misura per i desideri dell’utente”.
I progettisti hanno creato sia un modello digitale sia un prototipo in scala reale dell’appartamento dopo quattro mesi di ricerca.
Francesca Mancuso
Foto: Hyperbody
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