strategie sistemiche per la riqualificazione delle aree contaminate dalle produzioni belliche al lago di VicoRonciglione / Italia / 2013

Il contesto del progetto è quello della Riserva Naturale del Lago di Vico, un paesaggio solo apparentemente integro, perché una grave crisi insiste su tutto l’ecosistema.

clicca qui per il progetto dell’arch. Dario Pompei

Si tratta della Città della chimica di Mussolini, un centro di … Continua a leggere

Interessante riunione a Corchiano del comitato per il Parco archeologico e naturalistico della Tuscia

Grande partecipazione di cittadini e di associazioni culturali alla riunione svoltasi a Corchiano il 6 giugno 2014,  presso la sala consiliare con all’ordine del giorno la promozione di iniziative finalizzate alla realizzazione del Parco archeologico e naturalistico della Tuscia.

Molti gli interventi che si sono succeduti dopo le relazioni svolte … Continua a leggere

A Viterbo, presso l’Ordine dei Medici, il primo corso “Ambiente e salute” sul tema “Ambiente e salute: un rapporto indissolubile.

Le patologie ambientali e il caso dell’inquinamento da arsenico nelle acque ad uso umano”

Si è svolto sabato 24 maggio 2014 presso l’Aula Magna dell’Ordine dei Medici di Viterbo, il primo  corso “Ambiente e salute”  nell’ambito delle attività  ECM ( Educazione continua in medicina) sul tema “Ambiente e salute: un … Continua a leggere

Uno studio che dimostra che l’esposizione chimica a sostanze tosiche fra cui l’arsenico danneggia il cervello nei feti e nella prima infanzia

E’ stato pubblicato da The Lancet un nuovo studio che dimostra che l’esposizione chimica a sostanze tossiche industriali (piombo, methylmercurio, arsenico, ecc) danneggia il cervello nei feti e nella prima infanzia causando disturbi quali l’autismo, l’iperattività o il ritardo mentale.
E’ la prima volta che anche il mondo … Continua a leggere

LA PANDEMIA SILENZIOSA

Indetto dall’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Viterbo, patrocinato dal Ministero della Salute, si è svolto sabato 24 maggio 2014 il corso di approfondimento:  “Ambiente e salute – Un rapporto indissolubile. Le patologie ambientali e il caso d’inquinamento da arsenico nella acque ad uso umano”.

Le … Continua a leggere

I PROBLEMI MESSI SOTTO LA SABBIA RIAFFIORANO CON MAGGIORE GRAVITA’ LAGO DI VICO – ARSENICO – MICROCICISTINE DELL’ALGA ROSSA – ACQUA POTABILE

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COMITATO PROVINCIALE VITERBO

E’ stato presentato a Roma presso la sede del CNR il 9 maggio 2014 lo studio SEPIAS (Sorveglianza epidemiologica in aree interessate da inquinamento ambientale da arsenico di origine naturale o … Continua a leggere

lettera ai candidati alle elezioni europee: Impegnatevi per risolvere la gravissima situazione ambientale e sanitaria dei Monti Cimini e del lago di Vico

Oggetto: situazione Monti Cimini, Lago di Vico, CNBC (centro nucleare batteriologico e chimico). data       03 maggio 2014
Ai candidati elezioni europee

Gentili candidati,

vi  rimettiamo alcuni appunti riguardanti la problematiche dei Monti Cimini,  Lago di Vico, CNBC e Acqua potabile nel viterbese, per le quali il comitato provinciale … Continua a leggere

A due anni dalle drammatiche e preoccupanti conclusioni dello studio Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio, ancora inadeguati, incompleti ed insufficienti gli interventi a tutela della salute delle popolazioni dell’Alto Lazio

Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde : “ A due anni dalle drammatiche e preoccupanti conclusioni  dello studio Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio, ancora inadeguati, incompleti ed  insufficienti gli interventi a tutela della … Continua a leggere

L’acqua avvelenata a Viterbo. Intervista a Raimondo Chiricozzi

da senzabarcode.it

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L’acqua avvelenata di Viterbo, non solo arsenico per avvelenare i cittadini da anni. Intervista a Raimondo Chiricozzi, presidente ADUC – comitato acqua potabile.

Abbiamo documentato le iniziative prese al Municipio XV di Roma con Stefano Erbaggi e le utenze colpite dall’acqua avvelenata con l’arsenico, immediatamente siamo venuti in contatto con l’ADUC, comitato acqua potabile, di Viterbo che ci ha m,essi al corrente di una situazione ben più drammatica, fosse anche “solo” per il numero di cittadini coinvolti e i paradossi dell’amministrazione che non sta tutelando i cittadini.

Raimondo Chiricozzi, presidente ADUC, ci aiuta a comprendere prima le grandi differenze d’approccio alla situazione, intraprese da ARSIAL e ACEA sulla zona di Roma Nord e la quasi “dimenticanza” dei cittadini di Viterbo.Roberto Lalla, Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, ha dichiarato “l’obbiettivo è dare la massima diffusione ai rischi dell’acqua contaminata” e immediatamente la telecamera di SenzaBarcode ha dato voce a Chiricozzi in rappresentanza dei cittadini colpiti dall’acqua avvelenata di Viterbo.

Sconcertanti le sue dichiarazioni che mostrano uno spaccato tra i cittadini di serie A, Roma Nord, e quelli di serie B, appunto Viterbo. Se Ignazio Marino è stato accusato di aver male e tardivamente informato la città, non so bene cosa – o quante cose – dovremmo imputare alle varie amministrazioni che si sono succedute a Viterbo. Nel 2011, il gruppo “Lista Bonino Pannella – Federalisti europei” alla Regione Lazio, ha più volte posto l’attenzione sull’acqua avvelenata dall’arsenico nel viterbese, in un comunicato si legge infatti:

L’emergenza Arsenico continua a preoccupare il territorio della Regione Lazio. Le persone coinvolte a vario titolo nell’emergenza Arsenico sarebbero, secondo notizie stampa, circa 220mila… Nel viterbese circa 61 mila persone, un quinto della popolazione della provincia di Viterbo, sono da giorni senza l’uso di acqua potabile. E’ stata infatti riscontrata una notevole concentrazione di Arsenico nell’acqua, con punte vicine o superiori ai 50 milligrammi

Le interrogazioni vennero poste a livello regionale e nazionale, poi i Radicali uscirono dalla Regione – dopo aver contribuito a far cascar la giunta – e finì la legislatura. Cosa sarebbe successo se loro, gli unici ad essersi realmente interessati dell’acqua avvelenata di Viterbo, avessero continuato a scavare? La mia passione per la“fanta”politica mi ricorda che i due consiglieri Rossodivita e Berardo, non furono più graditi  da  Zingaretti , e non poterono essere candidati per la nuova legislatura nelle liste del PD, chi sa se anche l’acqua avvelenata insieme ai problemi di Sezze e territorio di Latina fanno parte della decisione imposta. Ma tornando alle cose attuali e all’ADUC, ora non ha un interlocutore politico anche se tendenzialmente si rivolgono a tutti i gruppi che desiderassero ascoltarli e specialmente, combattere al loro fianco. Il 29 marzo, sul sito ufficiale, è stato pubblicato un esposto

Il comitato acqua potabile, per far capire agli amministratori l’assurdità degli avvelenamenti che ancora si perpetuano, rivolge l’invito, esclusivamente a coloro che ritengono di essere cittadini e non sudditi, ad aderire alle cause che si stanno effettuando con richiesta di risarcimenti per danni materiale, per danni biologici, per inadempienze contrattuali, per inosservanza delle leggi italiane ed europee e rimborso spese eventualmente sostenute per acquisto e installazione filtri domestici e aziendali.

Durante la nostra intervista Raimondo mi racconta che il Lago di Vico, per le particolari e pregiate caratteristiche del suo ecosistema è stato classificato come Sito d’importanza comunitaria e Zona di protezione speciale, per questo motivo – con legge regionale del 28 settembre 1982 n. 47 e successiva legge regionale del 24 dicembre 2008 n. 24- è stata istituita la Riserva naturale regionale del lago di VicoCome leggerete nell’esposto, il lago è una vera incubatrice di acqua avvelenata: “un gravissimo processo di eutrofizzazione  caratterizzato da una marcata riduzione del quantitativo di ossigeno nelle sue acque e  da  frequenti  ed importanti fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens… l’alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena” e poi arsenico, fosforo, fertilizzanti…

SenzaBarcode ha promesso a Raimondo Chiricozzi e a tutti i cittadini colpiti da quest’acqua avvelenata, di essere a loro disposizione per continuare a denunciare la situazione e tenere alta l’attenzione, perché oltre all’arsenico e al silenzio sotto al quale si vuole far passare questa situazione, c’è la salute di migliaia di cittadini.

per il video clicca qui 

http://youtu.be/YcnGhZRuhQ8

Perchè la creazione del Parco archeologico naturalistico della Tuscia

COMITATO PARCO ARCHEOLOGICO NATURALISTICO DELLA TUSCIA

Data 14 marzo 2014
Oggetto: Comunicato stampa

Il dibattito sull’utilità culturale, sociale ed economica di un razionale sfruttamento delle risorse naturali, in Italia, a seguito della grande crisi finanziaria che la sta attraversando, torna ad essere di grande attualità pur nella difesa di … Continua a leggere

FINALMENTE LA VERSIONE INTEGRALE DEL FILM-DOCUMENTARIO SULLE BOMBE CHIMICHE NEL MONDO: « ARMES CHIMIQUES SOUS LA MER » PRESENTATO A PARIGI IL 25 FEBBRAIO SCORSO…

da liberatorio.altervistaCI VORREBBE ORA QUALCUNO CHE CI AIUTI A TRADURRE BUONA PARTE DEL FILM … BUONA VISIONE SU :

http://liberatorio.altervista.org/molfetta-e-le-bombe-chimiche-nel-mondo-armes-chimiques-sous-la-mer/

Molfetta e le bombe chimiche nel mondo: « ARMES CHIMIQUES SOUS LA MER » | Liberatorio Politico -…
liberatorio.altervista.org
« ARMES CHIMIQUES SOUS LA MER » un film di Bob Coen, Eric Nadler e Nicolas Koutsikas (90minuti), co-prodotto da ARTE France, GEORAMA TV…
Matteo D’Ingeo

 

 

zyklon B (acido cianidrico o acido prussico)

da unamelalgiorno

Pubblicato il 28 aprile 2009 da Sabino Berardino

Kurt Gerstein nasce a Muenster l’11 agosto 1905 da una famiglia di solida tradizione nazionalista e riceve una severa educazione improntata all’obbedienza, alla nazione e ad un forte moralismo ideologico. Tutto questo, insieme ad una serie di problematiche personali che cominciano ad angosciarlo, lo spingono a dedicarsi con tutto se stesso all’attività dei movimenti della gioventù evangelica, divenendone una delle principali figure e subendo, di conseguenza, l’inevitabile scontro con la Gestapo che, su ordine dei nazionalsocialisti al potere, riesce, anche con metodi poco ortodossi, a sottomettere la comunque debole rappresentanza protestante tedesca. Appena laureato in ingegneria mineraria si arruola volontario nelle Waffen SS, “per testimoniare direttamente delle atrocità commesse dalla famigerata polizia di partito, poi corpo militarizzato, che controlla i settori amministrativi dello Stato, i servizi di polizia e alcune imprese economiche tedesche, nonché guardia personale di Hitler”. Nel settembre del 1936 viene incarcerato con l’accusa di aver diffuso “opuscoli proibiti e ostili allo Stato”. Questo gli costa la perdita dell’impiego presso le miniere statali e l’espulsione dal partito nazionalsocialista (NSDAP). Arrestato nuovamente nel luglio del 1938 perché il suo comportamento “nuoce agli interessi del popolo e dello Stato”, trascorre sei settimane e mezzo nel campo di concentramento di Welzheim, restando segnato per sempre da questa esperienza. Liberato per mancanza di prove e per intercessione del padre, Ludwig Gerstein, il Tribunale del partito tramuta la sua “espulsione” in “dimissioni” e gli dà la possibilità di un lavoro presso una miniera di Tubinga. Da questo momento Gerstein comincia a maturare la decisione di arruolarsi volontario nelle SS, ma solo nel marzo del 1941, con la scusa di divenire testimone oculare delle atrocità commesse in quegli anni dal regime nazista e per scoprire la verità sulla morte della cognata, si arruola e riceve la tessera n. 417460. Diviene testimone, grazie alle sue conoscenze tecniche in materia, di incarichi riservatissimi riguardanti l’uso del gas Zyklon B, come addetto alla disinfestazione, ne studia gli effetti ed assiste alla programmata e sistematica eliminazione degli ebrei nei campi di sterminio di Belzec e Treblinka.

zyklon b

zyklon b

Così Gerstein descrive una giornata a Belzec: «L’Unterscharführer Hackenholt faceva grandi sforzi per far funzionare il motore senza riuscirci. Arrivò il Capitano Wirth. Potevo vedere che era spaventato perché ero presente al disastro. Sì, io vedevo tutto e aspettavo. Il mio cronometro indicava 50 minuti, 70 minuti ed il motore diesel non partiva. La gente aspettava nella camera a gas. Inutilmente. Si poteva sentirli lamentarsi “come in una sinagoga” disse il Professor Pfannenstiel con i suoi occhi fissi ad una finestra nella porta di legno. Furioso il Capitano Wirth colpì al volto l’ucraino che aiutava Hackenholt per dodici, tredici volte. Dopo 2 ore e 49  minuti – il cronometro registrò tutto – il motore partì. Fino a quel momento le persone chiuse in quelle quattro stanze affollate erano ancora vive, quattro volte 750 persone in quattro volte 45 metri cubi. Passarono altri 25 minuti. Molti erano già morti, li si poteva vedere attraverso la finestra perché una lampadina si accese per alcuni istanti. Dopo 28 minuti in pochi erano ancora vivi. Finalmente dopo 32 minuti erano tutti morti… I Dentisti estrassero i denti, i ponti e le corone d’oro. In piedi, in mezzo a loro, stava il Capitano Wirth. Era nel suo elemento e, mostrandomi un barattolo pieno di denti disse:”Guardi il peso di quest’oro! È solo quello di ieri e del giorno precedente. Non può immaginare cosa troviamo ogni giorno, dollari, diamanti, oro… Se ne renderà conto da solo”.»

Resosi conto delle atrocità che vengono commesse “sabota” il sistema facendo sparire alcune partite di gas e ne sotterra delle altre con la scusa del deterioramento accidentale della sostanza. Cerca, infine, di informare gli Alleati di quanto avviene attraverso l’ambasciatore svedese in Polonia e il nunzio apostolico Cesare Orsenigo. Logorato fisicamente e psicologicamente, terrorizzato dall’idea di venire scoperto, medita più volte il suicidio e il 22 aprile 1945 si consegna alle truppe francesi convinto di rendere un servizio alla sua nazione e testimoniando sull atrocità di cui il suo popolo si era macchiato. Ma quando, dopo alcune settimane di semilibertà, viene rinchiuso in un carcere francese con l’accusa di essere un criminale di guerra, si rende conto che tutto è perduto. Si impicca in cella il 25 luglio del 1945 tre mesi dopo il suo arresto.

Da leggere “L’ ambiguità del bene. Il caso del nazista pentito Kurt Gerstein” di Saul Friedländer

Da vedere: il potente film “Amen” di Costa Gavras (2002) ispirato al testo teatrale “IL VICARIO” di Rolf Hochhuth

La Chiesa (cattolica) ufficiale, che pure ha molto riflettuto sulle colpe e sulle responsabilità dei cristiani a riguardo delle persecuzioni naziste, non ritiene di dover chiedere scusa per il silenzio di Pio XII. Lo ha detto il Nunzio Apostolico in Israele, in una dichiarazione alla televisione di Stato. Quel silenzio era necessario
(Avvenire, 27 febbraio 2000) – da http://www.gesuiti.it/moscati/Ital4/Pio12.html

Perchè questo articolo ? Perchè tanti medici facevano i medici in quel contesto storico (la Germania nazista) inquadrati nell’industria dello sterminio razziale; nello specifico selezionando chi poteva esser utile (lavoro nei campi forzati fino all’esaurimento fisico e poi camera a gas + crematorio) e chi invece andava eliminato immediatamente o – come l’igienista Kurt Gestner – a livelli più alti pianificando a livello teorico la massimizzazione dell’efficienza dello sterminio abbattendo il più possibile i costi da sostenere . . . .

Acido cianidrico Liquido incolore (formula chimica HCN), noto anche come acido prussico; è molto volatile ed emana un caratteristico odore di mandorla amara. L’acido e i suoi sali, detti cianuri, sono veleni estremamente potenti, sia per la gravità sia per la rapidità delle manifestazioni tossiche: pochi milligrammi di queste sostanze possono provocare la morte impedendo l’uso dell’ossigeno da parte delle cellule. L’acido fonde a -14 °C e bolle a 25,7 °C; si miscela con acqua, alcol ed etere in tutti i rapporti. È un composto facilmente infiammabile e può formare con l’aria miscele esplosive. In passato veniva prodotto a partire dal blu di Prussia (da qui il nome di acido prussico); ora si ottiene per ossidazione di una miscela di metano e ammoniaca in presenza di un catalizzatore a base di platino.

 

OSSERVAZIONI SULL’ARTICOLO DI A. BUTZ “GAS DETECTORS IN THE AUSCHWITZ CREMATORIUM II”.

Carlo Mattogno: Arthur Butz e i “gas detectors” di Auschwitz

DOMENICA 23 OTTOBRE 2011 (Versione riveduta, corretta e aggiornata dell’articolo Critique of the A.R. Butz article, “Gas Detectors in Auschwitz Crematorium II” pubblicato in inglese da Russell Granata nel 1998, ora nel sito

http://www.codoh.com/viewpoints/vpmatbutz.html) Nel numero di settembre-ottobre 1997 (vol. … Continua a leggere

Comunicato Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino – Riqualificazione ex Aree TK

EX AREE THYSSENKRUPP: IL COMUNE PAGHI I SENZA LAVORO PER BONIFICARE LE SOSTANZE TOSSICHE 

In questi giorni il Comune di Torino ha approvato il Programma di Trasformazione Urbana 2013-2016, presentato in prima istanza dall’Assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo e dal Sindaco P. Fassino nel luglio del 2013 … Continua a leggere