Arsenico, nella Tuscia più 40 per cento della media di tumori

Salute – Stamattina il problema è stato affrontato su Rai 2 dal sindaco Marini e da altri rappresentanti del territorio

 

Allarme arsenico nell'acqua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

– Arsenico, nella Tuscia più 40 per cento della media di tumori.

L’emergenza della potabilità dell’acqua nel Viterbese sbarca sul Tg2 Insieme. Stamattina hanno partecipato alla trasmissione il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, il sindaco di Viterbo Giulio Marini e il commissario straordinario dell’Arpa Corrado Carruba.

“La responsabilità del problema arsenico nell’acqua è della Regione Lazio – ha dichiarato Parlati -, che per oltre un anno aveva espresso il commissario straordinario per l’emergenza. Il tema nella Tuscia riguarda 54 comuni, per una popolazione di 294mila abitanti: tutta la provincia è invasa dall’arsenico. L’inquinamento naturale delle falde acquifere va comunque affrontato come una calamità naturale. A Viterbo due impianti di potabilizzazione sono in funzione, spero che in tempi brevi saranno pronti anche gli altri”.

Antonella Litta, dei Medici per l’ambiente, e il presidente del Comitato acqua potabile di Ronciglione, Raimondo Chiricozzi, in una videointervista hanno invece posto l’accento sui rischi per la salute. “Nella Tuscia l’incidenza tumorale è del 30-40 per cento in più della norma – hanno detto -. In particolare si registrano malattie a vescica, rene, pelle, apparato respiratorio, ischemia e diabete”.

“Il problema – ha concluso infine Parlati di Legambiente – è serissimo, ma non è stato affrontato per molto tempo. I dearsenificatori saranno pronti entro fine 2014, mentre in Toscana hanno risolto quasi tutto. I problemi restano quasi solo nel Viterbese”.

 
 
 

 
 

  

22 aprile, 2013 – 13.2

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