Come rispondere a chi ritiene il biologico una favola

qui sotto possiamo trovare una intervista alla sen Elena Cattaneo e le risposte di riviste scentifiche postate dal Prof Salvatore Ceccarelli, di cui pubblichiamo anche il suo curriculum.

https://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2019-03-08/il-biologico-favola-bella-e-impossibile-intervista-elena-cattaneo-115909.shtml?uuid=ABNq64bB&fbclid=IwAR0Y8IKUpA3jOx5swFS3Ap089jRfTegIzcZIMbXQ1PxaB3ypbNawndv67cE

Salvatore Ceccarelli così risponde alla Cattaneo :

Nell’articolo esistono verità’ parziali e 2 clamorose affermazioni erronee
Verificate su questi 3 lavori scientifici tutti su riviste molto autorevoli:

Reganold, J.P., Wachter, J.M., 2016. Organic agriculture in the twenty-first century. Nature Plants 2:15221.

Seufert, V., Ramankutty, N., Foley. J.A., 2012. Comparing the yields of organic and conventional agriculture. Nature 485: 229–232.

Muller, A.et al. 2017. Strategies for feeding the world more sustainably with organic agriculture. Nature Communications 8

Prof Salvatore Ceccarelli Curriculum

Laurea in Scienze Agrarie1964 Facoltá di Agraria, Universitá di PerugiaSpecializzazione1967 Genetica Applicata, Instituto di Genetica, Facoltá di Agraria, Universitá di Milano

E’ autore di oltre 250 pubblicazioni di cui circa 140 in referee Journals.La carriera scientifica puó essere suddivisa in the periodi: il periodo universitario (1970-1980), il periodo del miglioramento genetico internazionale (1980-1995) e il periodo del miglioramento genetico partecipativo (1996 – a tutt’oggi).Dal 1984 al 2008 sono stato responsabile del programma di miglioramento genetico dell’ orzo presso l’ ICARDA, producendo nuove varietá oggi coltivate in 24 paesi e sviluppando nuove metodologie che sono state usate da altri programmi di miglioramento genetico nazionali e internazionali. Ció si é tradotto nella elaborazione di una strategia di miglioramento genetico basata sulla selezione per adattamento specifico, cioé sulla produzione di varietá adattatate all’ambiente in cui debbono essere coltivate.Questo é in aperto contrasto con la filosofia dominante nel miglioramento genetico che si basa sulla produzione di varietá che con l’ausilio di concimazioni, anticrittogamici e diserbanti (quindi con una modifica profonda dell’ambiente) riescono a fornire alte produzioni a spese di danni ambientali e di erosione genetica. Uno sviluppo ulteriore di questa strategia ha condotto all’idea della selezione partecipativa che é stata inizialmente attuata in Siria, e poi estesa a Tunisia, Morocco, Eritrea, Etiopia, Giordania, Iran, Algeria, Yemen, Egitto e recentemente all’ Italia.La ricerca partecipativa si e’ ulteriormente evoluta in selezione evolutiva e partecipativa con la quale gli agricoltori sfruttano il vantaggi della selezione naturale per adattare le colture ai cambiamenti climatici. Questa strategia viene correntemente usata anche per la selezione di varietá specifiche per l’agricoltura biologica.Questa metodologia é particolarmente efficace e rapida, ed é giá stata in grado di aumentare le produzioni agricole in modo sostenibile direttamente nei campi degli agricoltori e rispondendo, a livello globale, ad una delle strategie per risolvere il problema della fame nel mondo, e che consenta di aumentare la disponibilitá e la accessibiltá di cibo nutriente e non solo di calorie.Nel corso di questi ultimi 35 anni ho avuto modo di collaborare in modo continuativo con ricercatori di paesi quali Algeria, Armenia, Bolivia, Brasile, Bhutan, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Egitto, Etiopia, Eritrea, Filippine, India, Iran, Iraq, Kenia, Giordania, Libia, Messico, Marocco, Nepal, Pakistan, Peru, Russia, Siria, Tunisia, Turchia e Uganda. Ho anche collaborato in modo saltuario con ricercatori in Afganistan, Cina, Vietnam, Sud Korea, e in paesi sviluppati quali Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Danimarca, Finlandia, Australia, Olanda e Italia.

http://fondazionefeltrinelli.it/autori/salvatore-ceccarelli/


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