Acqua pubblica: entro fine anno la nuova proposta di legge

Di Sara Gatto  

Dalla Camera arriva il sì per la discussione urgente della proposta di legge parlamentare sull’acqua pubblicavoluta dal nuovo Governo Lega-M5s. Entro dicembre si andrà al voto, ma vediamo cosa prevede la proposta.

Un diritto universale

La Camera ha riconosciuto la priorità alla proposta di legge sull’acqua pubblica. I voti del M5s e della Lega hanno avuto la meglio su quelli di Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Per fine anno, quindi, si terrà una discussione urgente circa la nuova proposta di legge. L’iniziativa da cui prende forma è stata appoggiata da numerosissimi deputati, tra i quali la prima firmataria Federica Daga del M5s e membro della Commissione ambiente.

Il decreto di legge tratta temi come l’acqua gratuita per i clienti di bar e ristoranti, i contatori, organizzazione in distretti e bacini, limiti e stop alle nuove concessioni, linee guida e, infine, il finanziamento delle attività conseguenti alla riforma.

Uso dell’acqua pubblica e contatori

L’uso destinato all’igiene e all’alimentazione (sia di persone che animali) è prioritario. Il minimo vitale da garantire è di 50 litri a persona. Lo stesso vale anche per l’agricoltura. Inoltre, per evitare sprechi e garantire la sostenibilità del sistema idrico è necessario favorire il recupero delle acque depurate e piovane.

Per quanto riguarda i contatori, i prelievi di acqua devono essere monitorati tramite un contatore fornito dalle autorità competenti e installato dall’utilizzatore. Inoltre, sul sito di ogni comune dovranno essere obbligatoriamente pubblicati:

  • gestore del bene;
  • l’azienda sanitaria locale e l’agenzia per la protezione ambientale;
  • i risultati relativi ad attività di controllo e monitoraggio (sanzionabili se non rispettati).

Acqua pubblica: entro fine anno la nuova proposta di legge

 

 

 

Acqua gratuita per clienti di bar e ristoranti

Per ridurre l’inquinamento ambientale e la quantità di rifiuti prodotti, i comuni, nel rispetto delle risorse umane e finanziarie disponibili, incoraggiano bar e ristoranti a servire gratuitamente l’acqua potabile dei rubinetti ai propri clienti.

Distretti idrografici e bacini

Il governo dell’acqua pubblica sarà affidato ai distretti idrografici, presso i quali un’autorità sarà tenuta a coordinare gli enti ricompresi nel distretto e a definire il piano di gestione (da aggiornare periodicamente). Ogni distretto comprende uno o più bacini e per ognuno di essi vi sarà un ente di governo, denominato consiglio di bacino, che si occuperà di:

  • definire il piano;
  • modulare la tariffa per gli usi idro-potabili e produttivi e le concessioni di prelievo;
  • elaborare il bilancio idrico in base alla conoscenza della disponibilità effettiva delle risorse.

Limiti alle concessioni

Le concessioni disposte dalle autorità di distretto devono rispettare:

  • i principi stabiliti dall’art. 3 per l’uso dell’acqua;
  • la definizione del bilancio di bacino idrico di distretto;
  • il principio del recupero dei costi, compresi i costi ambientali e quello secondo cui “chi inquina paga”;
  • la durata massima di 10 anni;
  • gli eventuali limiti al rilascio o al rinnovo per esigenze ambientali o sociali.

Dalla data di entrata in vigore della legge, non potranno essere rilasciate nuove concessioni “per sfruttamento, imbottigliamento o utilizzazione di sorgenti, fonti, acque minerali o corpi idrici idonei all’uso potabile”.

Acqua pubblica: entro fine anno la nuova proposta di legge

 

 

 

 

Sarà compito del Ministro dell’Economia e quello dell’Ambiente stabilire i criteri generali per la determinazione, da parte delle regioni, dei canoni di concessione per l’utilizzo del bene pubblico idrico, da aggiornare ogni tre anni.

Limiti sostanze dannose per la salute

Bisognerà rispettare i limiti delle sostanze pericolose per la salute fissati dal dlgs. n. 31/2001. Il decreto disciplina gli obblighi di comunicazione all’autorità sanitaria (o agli altri organi competenti) da parte del gestore che rilevi condizioni, riconducibili alla propria condotta, che possano determinare il degrado della qualità dell’acqua tra il punto di consegna e il rubinetto.

Finanziamento delle attività

Il servizio idrico sarà finanziato da meccanismi di fiscalità generale e tariffaria. E’ prevista, inoltre, l’istituzione di un Fondo nazionale per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, per favorire l’accesso all’acqua potabile a tutti i cittadini e contribuire alla costituzione di una fiscalità generale che garantisca loro questo diritto.

 

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