Carrozza Mussolini, TrasportiAmo: “Dall’Atac un segnale positivo, ma non sufficiente”

 

“Apprendiamo con piacere l’iniziativa della Soc. Atac di salvare dalla demolizione la Carrozza Salone 59, utilizzata da Mussolini nel viaggio inaugurale della ferrovia Roma-Viterbo. È un segnale importante, ma non sufficiente a far rientrare l’allarme”. Così David Nicodemi, vice-presidente dell’Associazione TrasportiAmo. “La quadratura del cerchio si raggiunge, infatti, preservando dalla fiamma ossidrica un numero di vetture tale che permetta, soprattutto, la composizione del Treno Storico della Tuscia, come tra l’altro rimarcato dal consigliere regionale Quadrana nell’interrogazione presentata in questi giorni”.

 

“Ciò che l’Azienda e, in parte, la Regione considera ferro vecchio, e ci riferiamo anche al materiale serie MR del 1955 in giacenza a Magliana Nuova, le prime elettromotrici concepite in Italia per una linea metropolitana, l’attuale Linea B, sulle quali ha viaggiato il Presidente Eiunaudi, esse in realtà rappresentano un patrimonio di indubbio valore storico, fulgidi esempi dell’ingegneria elettromeccanica del nostro Paese. Che non può e non deve essere strappato alla collettività per un capriccio”.

“Però, mentre per le MR 100 è possibile un restauro statico, per una serie di ragioni legale all’esercizio della Roma-Lido, per ciò che concerne il materiale rotabile della RomaNord, il discorso è ben diverso. È possibile, infatti, attuare un progetto che prevede, oltre alla ristrutturazione, la riorganizzazione del treno storico, per l’appunto. Anche perché la Roma-Viterbo, date le sue peculiarità, può essere considerata ferrovia turistica a tutti gli effetti, al pari della Civitavecchia-Capranica-Orte”.

“È nostra intenzione raggiungere quest’obiettivo, tant’è che nelle prossime settimane presenteremo una nuova e solida piattaforma, la quale ci consentirà di ricercare e di acquisire le risorse economiche necessarie, seguendo di pari passo il modello di Fondazione FS o del Trolley Festival di Torino, nata grazie dalla sinergia tra la società di trasporto GTT e l’associazione ATTS, le cui manifestazioni stanno riscuotendo un notevole successo”.

“Realizzare il Treno storico, in un contesto ampio come questo, significa sviluppare il turismo, creare nuovi posti di lavori, favorire gli scambi commerciali e, infine, promuovere le bellezze culturali, storiche e culinarie della Tuscia e della provincia Viterbese. È una grande opportunità per quei territorio, pertanto invitiamo Atac e Regione a riflettere e a tornare sui propri passi, prima che sia troppo tardi”.XXX

 

 

Roma, 28 Dicembre 2016

 

 

 

 

 

 

 

 

Comunicato Stampa

Carrozza Mussolini, TrasportiAmo: “Dall’Atac un segnale positivo, ma non sufficiente”

 

 

 

“Apprendiamo con piacere l’iniziativa della Soc. Atac di salvare dalla demolizione la Carrozza Salone 59, utilizzata da Mussolini nel viaggio inaugurale della ferrovia Roma-Viterbo. È un segnale importante, ma non sufficiente a far rientrare l’allarme”. Così David Nicodemi, vice-presidente dell’Associazione TrasportiAmo. “La quadratura del cerchio si raggiunge, infatti, preservando dalla fiamma ossidrica un numero di vetture tale che permetta, soprattutto, la composizione del Treno Storico della Tuscia, come tra l’altro rimarcato dal consigliere regionale Quadrana nell’interrogazione presentata in questi giorni”.

 

“Ciò che l’Azienda e, in parte, la Regione considera ferro vecchio, e ci riferiamo anche al materiale serie MR del 1955 in giacenza a Magliana Nuova, le prime elettromotrici concepite in Italia per una linea metropolitana, l’attuale Linea B, sulle quali ha viaggiato il Presidente Eiunaudi, esse in realtà rappresentano un patrimonio di indubbio valore storico, fulgidi esempi dell’ingegneria elettromeccanica del nostro Paese. Che non può e non deve essere strappato alla collettività per un capriccio”.

“Però, mentre per le MR 100 è possibile un restauro statico, per una serie di ragioni legale all’esercizio della Roma-Lido, per ciò che concerne il materiale rotabile della RomaNord, il discorso è ben diverso. È possibile, infatti, attuare un progetto che prevede, oltre alla ristrutturazione, la riorganizzazione del treno storico, per l’appunto. Anche perché la Roma-Viterbo, date le sue peculiarità, può essere considerata ferrovia turistica a tutti gli effetti, al pari della Civitavecchia-Capranica-Orte”.

“È nostra intenzione raggiungere quest’obiettivo, tant’è che nelle prossime settimane presenteremo una nuova e solida piattaforma, la quale ci consentirà di ricercare e di acquisire le risorse economiche necessarie, seguendo di pari passo il modello di Fondazione FS o del Trolley Festival di Torino, nata grazie dalla sinergia tra la società di trasporto GTT e l’associazione ATTS, le cui manifestazioni stanno riscuotendo un notevole successo”.

“Realizzare il Treno storico, in un contesto ampio come questo, significa sviluppare il turismo, creare nuovi posti di lavori, favorire gli scambi commerciali e, infine, promuovere le bellezze culturali, storiche e culinarie della Tuscia e della provincia Viterbese. È una grande opportunità per quei territorio, pertanto invitiamo Atac e Regione a riflettere e a tornare sui propri passi, prima che sia troppo tardi”.XXX

 

 

Roma, 28 Dicembre 2016

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comunicato Stampa

Carrozza Mussolini, TrasportiAmo: “Dall’Atac un segnale positivo, ma non sufficiente”

 

 

 

“Apprendiamo con piacere l’iniziativa della Soc. Atac di salvare dalla demolizione la Carrozza Salone 59, utilizzata da Mussolini nel viaggio inaugurale della ferrovia Roma-Viterbo. È un segnale importante, ma non sufficiente a far rientrare l’allarme”. Così David Nicodemi, vice-presidente dell’Associazione TrasportiAmo. “La quadratura del cerchio si raggiunge, infatti, preservando dalla fiamma ossidrica un numero di vetture tale che permetta, soprattutto, la composizione del Treno Storico della Tuscia, come tra l’altro rimarcato dal consigliere regionale Quadrana nell’interrogazione presentata in questi giorni”.

 

“Ciò che l’Azienda e, in parte, la Regione considera ferro vecchio, e ci riferiamo anche al materiale serie MR del 1955 in giacenza a Magliana Nuova, le prime elettromotrici concepite in Italia per una linea metropolitana, l’attuale Linea B, sulle quali ha viaggiato il Presidente Eiunaudi, esse in realtà rappresentano un patrimonio di indubbio valore storico, fulgidi esempi dell’ingegneria elettromeccanica del nostro Paese. Che non può e non deve essere strappato alla collettività per un capriccio”.

“Però, mentre per le MR 100 è possibile un restauro statico, per una serie di ragioni legale all’esercizio della Roma-Lido, per ciò che concerne il materiale rotabile della RomaNord, il discorso è ben diverso. È possibile, infatti, attuare un progetto che prevede, oltre alla ristrutturazione, la riorganizzazione del treno storico, per l’appunto. Anche perché la Roma-Viterbo, date le sue peculiarità, può essere considerata ferrovia turistica a tutti gli effetti, al pari della Civitavecchia-Capranica-Orte”.

“È nostra intenzione raggiungere quest’obiettivo, tant’è che nelle prossime settimane presenteremo una nuova e solida piattaforma, la quale ci consentirà di ricercare e di acquisire le risorse economiche necessarie, seguendo di pari passo il modello di Fondazione FS o del Trolley Festival di Torino, nata grazie dalla sinergia tra la società di trasporto GTT e l’associazione ATTS, le cui manifestazioni stanno riscuotendo un notevole successo”.

“Realizzare il Treno storico, in un contesto ampio come questo, significa sviluppare il turismo, creare nuovi posti di lavori, favorire gli scambi commerciali e, infine, promuovere le bellezze culturali, storiche e culinarie della Tuscia e della provincia Viterbese. È una grande opportunità per quei territorio, pertanto invitiamo Atac e Regione a riflettere e a tornare sui propri passi, prima che sia troppo tardi”.XXX

 

 

Roma, 28 Dicembre 2016

 

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