Pesticidi: UE mette al bando diserbanti dannosi per sistema endocrino

La Commissione Europea ha appena votato all’unanimità una moratoria per mettere al bando due diserbanti che secondo diversi studi sarebbero dei pesanti interferenti endocrini. Si tratta di Amitrolo e Isoproturon. Dal 30 settembre sarà vietata la loro vendita e il loro utilizzo.

In particolare l’Amitrolo (o amminotriazolo) è ad oggi comunemente usato in 10 Paesi dell’UE nell’agricoltura a livello industriale. L’EFSA (European Food Safety Authority) lo ritiene un perturbatore endocrino che può comportare danni ai feti e avere effetti tossici sulla tiroide e sugli organi riproduttivi.

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Anche l’Isoproturon sarebbe altrettanto tossico: ha potenziali effetti endocrino-mediati sulla fertilità. Ha dimostrato di avere proprietà anti-estrogeniche e anti-androgeniche. Viene attualmente utilizzato liberamente in 22 Paesi europei.

Hans Muilerman, chemicals officer al Pesticide Action Network (PAN) Europe, esprime il proprio entusiasmo per questa scelta della Commissione, ma ricorda che ci sono moltissime altre sostanze chimiche, altrettanto pericolose, che attualmente vengono normalmente utilizzate e che dovrebbero invece essere vietate:

Questa è una decisione storica in quanto è chiaro che queste sostanze chimiche sono al 100% degli interferenti endocrini. Ci complimentiamo con queste due proposte, ma allo stesso tempo facciamo notare che un gran numero di pesticidi dannosi, classificati come interferenti endocrini, è ancora in attesa di una decisione, che è stata più volte rinviata dalla Commissione.

Gli ambientalisti pongono attenzione sul fatto che se l’unico problema fossero gli effetti sul sistema endocrino, la Commissione UE avrebbe ammesso delle eccezioni, almeno per utilizzi a basse concentrazioni. Si fa avanti quindi l’ipotesi che siano anche altri gli effetti che tali pesticidi inducono, altrettanto gravi se non di più.

All’inizio del 2016 la Corte europea di giustizia aveva stabilito che la Commissione aveva agito illegalmente non pubblicando i criteri per l’identificazione delle sostanze chimiche che agiscono sul sistema endocrino. Sembrerebbero esserci state delle pressioni affinché ciò non avvenisse, ora un nuovo documento dovrebbe essere redatto entro fine anno. La sua completezza è tutta da vedere.

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